Casapesenna – Si è concluso con reciproche accuse politiche tra maggioranza ed opposizione il Consiglio comunale tenutosi nella serata di venerdì 30 gennaio. Si è iniziato con l’approvazione del Paes, per poi passare al rinvio del punto inerente le entrate comunali. Rinvio richiesto dal consigliere di opposizione Raffaele Cangiano, in quanto non poteva essere approvato perché la commissione che ne doveva discutere, e che vedeva la consigliera Nocera presidente, non è stata convocata secondo le modalità prevista dalla legge. Una questione che ha fatto da cornice ad una resa dei conti in termini politici tra lo schieramento del capogruppo Antonio Garofalo e quello del sindaco De Rosa.
Si è discusso delle dimissioni da assessore alle Finanze di Orlando Zagaria, secondo assessore al ramo “out” in pochi mesi, per poi passare alla richiesta di dimissioni del vicesindaco Giustina Zagaria, avanzata dai consiglieri di opposizione, in relazione al fatto che uno dei tre vigili accusati di truffa ai danni del Comune, e rinviati a giudizio, è il padre, per poi affrontare il tema dei guai giudiziari che hanno coinvolto l’ambiente cittadino di Forza Italia, dopo l’arresto del consigliere provinciale Antonio Magliulo nell’ambito dell’inchiesta sugli appalti del clan Zagaria. Argomento, quest’ultimo, utilizzato dal sindaco De Rosa per scagliarsi contro l’opposizione.
A replicare il capogruppo della minoranza Antonio Garofalo: “E’ inammissibile che, in ordine alla questione delle dimissioni di Zagaria e delle lacune politico-amministrative finora verificatesi, il sindaco sostenga che tutto vada per il meglio”. “Ancor più grave – continua Garofalo – sentir dire dalla vicesindaco che lei non accetta l’invito a dimettersi dalle cariche che ricopre, in relazione al fatto che il padre già ha subito le varie sanzioni. E allora, quando ci sarà l’udienza il Comune si costituirà parte civile contro i vigili urbani? Oppure la vicesindaco, dato che i vigili hanno subito già le sanzioni, opterà insieme al sindaco di non costituirsi?”.
Sull’arresto di Magliulo, Garofalo ha replicato: “Il sindaco ci parla dei guai giudiziari di Magliulo, quando quest’ultimo è stato sostenuto nel 2010 dallo stesso De Rosa, visto che in quei frangenti il Pd locale prese solo 67 voti, e poi perché scese in piazza a festeggiare la vittoria con Magliulo. Quindi di cosa vogliamo parlare? Ci rendiamo conto da che pulpito viene la predica?”. “Inoltre – aggiunge Garofalo – vengo prima accusato e poi deriso di essere organizzatore di scene teatrali prima del Consiglio, e teatrante durante quest’ultimo da parte del sindaco. C’è da restare esterrefatti”.
Rivolgendosi al sindaco, il capogruppo sottolinea: “A chi sventola la bandiera della legalità solo per fini personali voglio dire di guardarsi intorno prima di lanciare accuse agli altri”.