Aversa – Da martedì 13 gennaio ritorna la rassegna di sei film al Cineclub del Vittoria di Aversa, organizzata con la solita attenzione alle opere di qualità dal direttore artistico, nonché proprietario della storica sala normanna, Ermanno Russo.
Questa volta il particolare regalo che viene fatto agli spettatori riguarda la presenza in sala della bravissima Sabina Guzzanti, nota attrice satirica, che accompagnerà la proiezione della pellicola da lei diretta “La trattativa”, acuta analisi dello stretto rapporto Stato-Mafia, mercoledì 21 gennaio. Per tale occasione sarà gradita la prenotazione.
I lungometraggi di questo secondo ciclo rimarranno in programmazione per due giorni (il martedì e il mercoledì), tranne il film d’apertura, ovvero il legal thriller “The Judge” di David Dobkin, interpretato, tra gli altri, dai divi a stelle e strisce Robert Downey jr e Robert Duvall, che sarà in cartellone dal 13 al 15 gennaio.
I rimanenti titoli offrono un’ampia panoramica sul meglio della cinematografia europea della stagione in corso.A partire dal franco-belga “Due giorni, una notte” (27 e 28 gennaio) dei fratelli Dardenne, nel quale l’immensa Marion Cotillard (premiata dall’Oscar europeo e dai critici newyorkesi per la sua performance) veste i panni di una proletaria che lotta fino allo stremo delle forze per difendere i diritti salariali dei suoi compagni di lavoro.
Per continuare con lo sloveno “Class Enemy” di Rok Bicek (3 e 4 febbraio), duro resoconto dei comportamenti di una scolaresca e autentica sorpresa dell’anno, e il nostrano “Anime nere”, premiatissimo e molto apprezzato film di Francesco Munzi, opera inquietante e formalmente perfetta sulla ‘ndrangheta calabrese in programma il 10 e l’11 febbraio. La sera di martedì 10 febbraio il critico de “Il Mattino”, nonché protagonista degli accesi dibattiti televisivi notturni di “Cinematografo”, Valerio Caprara sarà in sala per introdurre la pellicola al pubblico.
Il 17 e il 18 febbraio toccherà, infine, al britannico “Pride” di Matthew Warchus, divertente commedia sulla strana solidarietà che si crea tra un gruppo di attivisti gay e alcuni rudi minatori per rivendicare le proprie libertà contro le pressioni del governo conservatore di Margaret Tatcher, chiudere la seconda parte di “Cinema & Club”.