Castel Volturno – Un primo risultato è arrivato, anche se minimo, anche se solo una dichiarazione. Il neo-questore di Caserta, Francesco Messina, intervenuto sul caso della nostra iniziativa #siamosoli, che ha visto due consigliere comunali fingersi prostitute per accendere i riflettori sul fenomeno dello sfruttamento della prostituzione a Castel Volturno, meta di turismo sessuale, e che ha avuto una grande risonanza mediatica, superiore alle aspettative, ha dichiarato infatti che: “Castel Volturno è una priorità per la questura, ma la Polizia ha bisogno dell’assunzione di responsabilità di tutti gli altri attori istituzionali. Sul litorale domitio i problemi sono endemici come in Sicilia, penso allo sfruttamento della prostituzione e allo spaccio di droga. Nei prossimi giorni parlerò con i colleghi che sono sul litorale per capire qual è la situazione e quali strategie attuare, anche se tutto parte dalla presenza della criminalità organizzata, italiana e straniera e in ogni caso la sola repressione non sarà mai sufficiente”.
“Le parole del questore, che ho apprezzato tantissimo, – commenta il sindaco Dimitri Russo – hanno individuato chiaramente la strategia di controllo del territorio che auspichiamo: attività di indagine da parte di un folto nucleo di investigatori delle forze dell’ordine sui più disparati fenomeni, a partire dallo sfruttamento della prostituzione, per passare allo spaccio di droga, agli scarichi illegali di rifiuti pericolosi, le richieste estorsive, i furti negli appartamenti, le illegalità diffuse. Condivido pertanto la sua riflessione sulla ‘repressione’: non si può pensare di arginare il problema, bisogna invece affrontarlo con una seria programmazione di interventi, mirati a rimuovere le cause del degrado, non a curarne gli effetti”.