Farmaci antitumorali rubati, maxi sequestro dei carabinieri. 4 arresti

di Redazione

Marcianise – I carabinieri del nucleo operativo radiomobile della Compagnia di Marcianise hanno recuperato farmaci rubati per un valore di un milione di euro: tra questi anche farmaci per le chemioterapie.

I militari, coordinati dal capitano Nunzio Carbone, hanno avviato le indagini a seguito della rapina ad un tir carico di prodotti medici avvenuta nella zona industriale di Marcianise la scorsa settimana.

Il camionista fu fermato da due veicoli e costretto ad accostare; a quel punto scesero dalle auto degli uomini armati che lo costrinsero a lasciare il camion e a salire su una delle vetture mentre uno dei banditi si poneva alla guida del grosso mezzo.

L’uomo fu poi rilasciato nelle campagne di Ottaviano mentre il tir con il rimorchio, ovviamente privo del carico, furono rinvenuti a Scafati (Salerno). Gli investigatori hanno così iniziato ad indagare individuando i due depositi; quello di Ottaviano era destinato a bibite e bevande ma durante l’irruzione, in numerosi scatoloni, sono stati scoperti i farmaci rapinati.

Da qui è nata l’attività dei militari che, dopo attente indagini, hanno recuperato la refurtiva: i farmaci sono infatti stati trovati in due depositi in provincia di Napoli. L’operazione ha portato al recupero di tutta la merce (il cui valore è di un milione di euro). Alcuni dei farmaci hanno un altissimo valore di mercato: piccole dosi di farmaco antitumorale, ad esempio, possono costare fino a 1500 euro per un singolo flaconcino.

Ieri sera i carabinieri hanno notato all’interno del deposito di Ottaviano quattro persone impegnate in operazioni di carico e scarico che subito dopo si sono recate in un altro deposito in un’area privata a Nola. A quel punto i militari sono intervenuti trovando i farmaci all’interno degli scatoloni. I quattro arrestati sono un 45enne di Nola, Aniello Marotta, un 44enne e un 38enne di Ottaviano, Giovanni Peluso e Mario Peluso, e un 24enne residente a Napoli nel quartiere Ponticelli, Ivan Molnar.

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