Firema, nessun acquirente: lavoratori in agitazione

di Redazione

Caserta – I lavoratori della Firema, l’azienda alle porte di Caserta, che produce carrozze ferroviarie e gestita dal 2010 da un commissario straordinario di nomina governativa, sono in stato di agitazione.

Il 16 marzo scadrà il commissariamento e per quella data l’azienda, che ha stabilimenti anche a Milano, Spello (Perugia) e Tito (Potenza), e che continua ad essere pienamente operativa, dovrà avere un nuovo proprietario. In caso contrario i libri contabili finiranno il tribunale e per gli oltre 400 lavoratori si aprirà lo spettro del licenziamento, finora sempre evitato grazie al ricorso alla cassa integrazione.

Nonostante i numerosi abboccamenti e gli interessamenti anche di gruppi importanti del settore, nessuna trattativa reale è mai stata condotta per l’acquisto dell’azienda.

A proclamare la protesta sono stati i sindacati dei metalmeccanici Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm. I segretari casertani delle tre sigle chiedono alle segreterie nazionali di intervenire per “sollecitare un incontro urgente al Ministero” al fine di avere chiarezza sul futuro dell’azienda e di conoscere gli eventuali acquirenti.

Fino a qualche settimana fa sembrava a buon punto la trattativa con un gruppo industriale formato anche da imprenditori campani, ma da allora dal ministero non sono più giunte notizie. “Ogni giorno che passa senza risposta – scrivono i sindacati – rischia di vanificare e rendere più accidentato il percorso che deve garantire i livelli occupazionali”.

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