San Marcellino – “Sei diventato un pensiero fisso. Riprenditi e facci rivedere il tuo sorriso” e “Svegliati dai, c’è tanta gente che ha bisogno di te. Ti stanno aspettando tutti”. Si moltiplicano a decine sul profilo Facebook di Antonio, il quattordicenne che domenica pomeriggio si sarebbe esploso un colpo alla testa, gli appelli di speranza.
L’adolescente di San Marcellino è tutt’ora ricoverato presso il reparto di rianimazione dell’ospedale Santobono di Napoli, dove è stato trasferito domenica sera, dopo essere stato ricoverato per alcune ore al nosocomio San Giuseppe Moscati di Aversa.
Le sue condizioni continuano ad essere giudicate gravissime, la sua vita sarebbe appesa ad un filo, ma sono, comunque stabili secondo i sanitari della struttura sanitaria partenopea che, stando a voci insistenti, starebbero valutando se sia il caso o meno di sottoporlo ad un intervento chirurgico.
Una tragedia questa del ragazzino figlio di un ispettore di polizia penitenziario, unico maschio con due sorelle, di cui una sposata, che ha gettato nello sconforto non solo la sua famiglia e il suo paese, San Marcellino, appunto, piccolo centro alle porte di Aversa, ma anche la sua classe all’interno dell’istituto superiore Niccolò Jommelli. Nell’aula di via Ovidio la sua presenza è palpabile, con gli amici che non smettono di ricordarlo con gli occhi lucidi. A testimoniarne la vicinanza anche le decine di post sul profilo Facebook del giovane, molti dei quali incitano alla preghiera.
Confermata, intanto, da parte degli agenti del commissariato di Aversa che, coordinati dal dirigente Paolo Iodice conducono le indagini su quanto accaduto, l’ipotesi primitiva del suicidio. Il ragazzo sarebbe rimasto particolarmente colpito dalla morte della nonna, avvenuto qualche giorno prima. Un episodio che in lui, considerata persona molto sensibile, avrebbe provocato uno stato di costernazione, anche se i familiari affermano che Antonio non aveva palesato alcun comportamento tale da destare preoccupazione.