MCT: “Lusini-Putin, vai…all’Asi e restaci!”

di Redazione

TeverolaSpeculare sulle meschinità, le convulsioni, le contraddizioni e la fine ingloriosa di un partito, come quello del Pd casertano, non è elegante né simpatico e, come avversari politici, potremmo tacere, aspettando di cogliere i frutti della decadenza, anzitutto etica, di chi ancora pretende di dare lezioni morali agli altri e, soprattutto, di rappresentare “il nuovo che avanza”, come se bastasse predicarlo per farlo credere.

Ma, per fortuna, a spiegare cosa sia, molto spesso, il “nuovo che avanza”, ci ha pensato il film “Qualunquemente” e, dunque, sappiamo bene che i venditori di fumo hanno sempre i magazzini pieni.

La vicenda dell’Asi suona come una vergogna assoluta per i paladini della legalità, per i “rinnovatori”, per i “rottamatori” di provincia.

Hanno ragione i sei sindaci che nel comunicato hanno avuto persino la faccia tosta di affermare di aver “operato una netta rottura con le pratiche già viste”.

Sì, la “rottura netta” è stato il salto di qualità fatto nella spartizione politica delle poltrone e nel livello di rappresentanza: ci si sono messi direttamente loro al vertice del Consorzio per l’area di sviluppo industriale (Asi)! E, trattandosi di poltrone, dunque, di potere non poteva mancare il nostro.

Il rappresentante della miglior Teverola, quello che la stessa senatrice del Pd, Rosaria Capacchione, ha fatto cacciare dall’Assemblea provinciale del suo partito, perché non risulterebbe iscritto al partito di Renzi pur essendo stato nominato all’Asi e pur avendo firmato, insieme a 5 altri sindaci, “colleghi” di partito, il comunicato stampa in cui hanno rivendicato la correttezza del loro operato nella vicenda delle nomine al Consorzio. Ovviamente, il sindaco Biagio Lusini ha dichiarato per la nomina nel Comitato Direttivo dell’Asi di non essere incompatibile.

E’ chiaro che non gli interessa granché del decreto legislativo 8 aprile 2013, numero 39 (“Disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico…).

D’altronde, per uno capace di farsi rilasciare il certificato elettorale da un comune dove non risiede è stato solo un gioco dare un’interpretazione tutta personale delle “incompatibilità” e “inconferibilità” di legge. Lusini all’Asi farà come da decenni fa, politicamente, a Teverola, “padrone e sotto”: come sindaco, controllerà l’operato di se stesso nella veste di amministratore dell’Asi! Pirandello gli fa un baffo! Lui è più di “Uno, nessuno e centomila”, è la “sintesi” di tutti.

Alla faccia della trasparenza e della legalità! Che bello questo nuovo che avanza! Complimenti al Pd! Eh sì, ora quel partito può finalmente rivendicare di essere “diverso” e sbandierare la questione morale ai quattro venti!

Con i successi di carriera di Lusini, il cacciatore di seggiole, siamo caduti così in basso che si procederà “pancia a terra” lungo la strada del rinnovamento, come chiedono i sindaci firmatari del comunicato stampa. E di rinnovamento in rinnovamento arriveremo al rinnovo del consiglio comunale di Teverola con un Lusini in gran spolvero e stracarico di cariche a suonare la carica dell’ultimo assalto al municipio nel quale è stato finora così bene che ci si vorrebbe invecchiare.

Grazie compagno Lusini (“Putin”) del tuo “attaccamento” a Teverola ma la nostra Città ha già dato; ha già usufruito dei tuoi servizi (danni). Ora, per il bene comune, è meglio che vai…all’Asi e restaci pure. 

Il Direttivo

del Movimento Civico per Teverola 

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