Mondragone – Il socialista Antonio Taglialatela interviene sulla polemica scatenatasi dopo la pubblicazione di un commento su Facebook. Ad un post in cui un utente scriveva, dopo la morte di Pino Daniele, “…E il fatto che poi pensi che Vasco Rossi e Berlusconi sono ancora vivi e stanno benissimo”, Taglialatela sottolineava: “Mari Landolfi vari e i cittadini con Lui”, facendo riferimento all’ex ministro del Pdl, Mario Landolfi. “Vergognatevi” è stata la reazione degli elettori del centrodestra cittadina che hanno pubblicato un post sui social network in cui si accusa il socialista di auspicare la “morte” dei mondragonesi dell’opposta fazione politica.
All’indomani è giunto il chiarimento di Taglialatela, che rispedisce le accuse al mittente:
“Con riferimento al post pubblicato all’interno della pagina Facebook del gruppo denominato “Pronti per Mondragone”, esprimo il mio più profondo rammarico nell’aver dovuto constatare una inaudita e criminogena strumentalizzazione, artatamente posta in essere nei confronti della mia persona, in merito ad alcune frasi che gli autori dello stesso riferiscono – pubblicamente – esser state proferite dal sottoscritto.
Per amore della verità, per amore verso la Nostra Città, verso i cittadini e le cittadine, comunico che ho già dato mandato ai miei legali di valutare l’avvio di un’azione penale per la verifica della possibilità di sporgere formale denuncia-querela per diffamazione nei confronti dei soggetti che si sono resi responsabili di codeste illecite condotte, decidendo che l’eventuale ricavo economico della pretesa risarcitoria sarà destinato ai cittadini, ai comitati e ai movimenti ambientalisti che si battono da anni per affermare la verità sulle vicende legate alla Terra dei Fuochi, con le loro numerose iniziative.
La presente precisazione, non è da intendersi quale formale smentita rispetto a quanto riportato nel contenuto in oggetto, atteso che “NON SI SMENTISCE CIO’ CHE NON SI E’ DETTO O SCRITTO”, ma vuole costituire un chiarimento trasparente in relazione alla posizione che intendo assumere a seguito di una gratuita e faziosa aggressione pubblica di cui stento a comprendere i motivi.
In primo luogo, gli autori della criminogena azione politica, probabilmente mossi da un’allergica refrattarietà verso chi si è sempre attestato su posizioni di netta contrapposizione rispetto a logiche di assuefazione popolare al malaffare, espungono, da un commento dal tenore provocatoriamente scherzoso da me scritto su un post – relativo al triste dramma della morte di Pino Daniele – apparso sulla pagina Facebook di uno dei tanti amici “telematici” con cui mi piace condividere osservazioni e discussioni di varia natura, un significato aberrante e del tutto sganciato dalla mia volontà.
Ed invero, secondo questa pretensiosa rappresentazione, il sottoscritto “si augurerebbe la morte dei cittadini mondragonesi di centro-destra”, di Landolfi e dei suoi elettori.
Nulla di tutto ciò era mia intenzione intendere. La libertà di pensiero e di opinione politica è sacra e va preservata. Non auguro la morte di nessuno, né tantomeno di chi è distante dalle mie posizioni politiche. Il Dissenso va espresso nelle forme più consone a ciò che si definisce una società civile. Mi dissocio fermamente da ciò che è stato millantato in mio nome.
Nondimeno, nella stessa logica che ha da sempre mosso la mia azione politica, tesa al sostegno delle fasce più deboli, tutela dell’Ambiente ed al rispetto della legalità intesa in senso ampio, potrò esimermi dal pretendere che i responsabili di questa condotta altamente infamante e diffamatoria ne rispondano innanzi alla Giustizia dello Stato”.