Aversa – Dal primo gennaio di quest’anno il Castello Aragonese è appannaggio solo ed esclusivamente del tribunale di Napoli Nord grazie alla chiusura della scuola sottufficiali di polizia penitenziaria. Al di là delle considerazioni sulla possibilità di tenere entrambe le strutture ad Aversa, gli uffici giudiziari guadagnano un intero piano, quello delle camerate, oltre alle aule e, almeno per il momento, la situazione sembra migliorata di molto rispetto a prima. Fosse solo per il fatto che, finalmente, in tribunale si riuscirà ad entrare dall’ingresso principale e non da quello secondario, orrendo, ricavato da un varco laterale in maniera approssimativa.
“Con l’acquisizione dell’intera sede da parte del tribunale di Napoli Nord – ha dichiarato la presidente della struttura giudiziaria aversana Elisabetta Garzo – alcuni dei problemi strutturali saranno risolti. Ovviamente, saranno necessari piccoli lavori di adeguamento. In questo senso, a giorni dovrebbe già iniziare l’opera di cablaggio. Da sottolineare come anche per altri immobili sono ancora in corso lavori, tipo le aule bunker o la palazzina Unep”.
Sempre in tema di operatività, la presidente del tribunale aversano chiarisce un piccolo “giallo” che era sorto intorno alla partenza del processo civile telematico per quanto riguarda Napoli Nord.
Tra gli operatori, avvocati compresi, si era diffusa la voce secondo cui il tribunale ospitato nel Castello Aragonese non avesse ricevuto l’apposito decreto da parte del competente ministero. “Si tratta – ha dichiarato Garzo – di una notizia completamente priva di fondamento. Dal 31 dicembre scorso siamo operativi con tutti gli step rispettati. Tutti gli atti possono essere inviati per via telematica ad eccezione degli atti introduttivi del giudizio come ricorso e citazione come del resto avviene in tutti i tribunali d’Italia fatta eccezione per pochissimi che stanno effettuando la ricezione anche di questi atti in via sperimentale”.
Ancora a livello di logistica, da segnalare la richiesta, avanzata nella mattinata di ieri dal presidente della Camera Civile di Aversa, l’avvocato Carlo Maria Palmiero, in merito al problema dei parcheggi per gli utenti del tribunale.
“La progressiva entrata a regime del contenzioso del Tribunale, – scrive Palmiero – sta determinando gravi problemi alla viabilità ed ai parcheggi della città: sempre più sono i colleghi che, pur arrivando puntuali per svolgere la propria funzione difensiva, si trovano a subire il pregiudizio derivante dall’impossibilità di parcheggiare la propria auto. Stracolmi sono i parcheggi di piazza Marconi, di piazza Cirillo e quelli posti lungo le strade limitrofe al Tribunale”.
Da qui la proposta di: riservare aree di parcheggio per i soli avvocati; mettere a regime i promessi parcheggi di snodo e creare aree di sosta attrezzate per moto e per biciclette; installare il servizio di bike sharing sia all’esterno della fermata Aversa centro della metropolitana, sia in prossimità dell’uscita Aversa nord dell’asse mediano, sia presso il Tribunale. Intanto è stato chiesto al sindaco e alla Presidenza del Tribunale l’autorizzazione ad installare rastrelliere per il parcheggio delle biciclette degli avvocati all’interno del Tribunale, nella parte adiacente il parcheggio dei dipendenti.
“100 biciclette – conclude Palmiero – occupano meno di 100 auto e avvicinano Aversa alle città settentrionali dove quel mezzo di trasporto è normalmente utilizzato”.