Sessa Aurunca – L’amministrazione comunale, nella persona del Sindaco e del tecnico incaricato di elaborare il Preliminare del Puc (Piano urbanistico comunale) architetto Bernasconi, alcuni giorni fa con un’enfasi a dire il vero eccessiva ha presentato le linee generali di tale documento che, nei prossimi giorni, dovrebbe essere reso pubblico tramite il sito del Comune. L’aula della Biblioteca comunale era quanto mai affollata, soprattutto da “tecnici”, mentre appariva evidente l’assenza di buona parte del “personale” politico evidentemente troppo impegnato in queste settimane nelle “grandi manovre” di preparazione per le elezioni regionali; quasi che una discussione così importante per il futuro della Città potesse essere derubricata a questione secondaria.
Assenti buona parte dei consiglieri comunali, di maggioranza e di opposizione, ed i rappresentanti delle forze politiche ad eccezione di Sel che ha fatto sentire la propria voce attraverso un articolato ed apprezzato intervento del compagno Filippo Ianniello. Dalle linee tracciate in quella sede vogliamo ripartire.
Il Puc non è e non può essere solo un “piano di fabbricazione” come famelicamente sembrerebbe attendere qualcuno e questo per almeno due motivi. In primo luogo, sono anni che il nostro Territorio, lentamente ma irreversibilmente, sta conoscendo un drammatico fenomeno di spopolamento che è l’effetto combinato del calo demografico e di un nuovo, e per certi aspetti tragico, flusso migratorio che spinge, soprattutto i giovani, quelli più qualificati o semplicemente più coraggiosi, a cercar miglior fortuna nelle regione del Centro Nord o addirittura fuori dall’Italia.
A ciò si aggiunga che qualsiasi ipotesi di “cementificazione” sembra essere particolarmente gradita ad una ristretta cerchia di “interessi” che, come dimostra tra l’altro quanto sta emergendo nell’inchiesta sugli appalti presso l’Ospedale civile di Caserta, coinvolge sempre il “triangolo maledetto” costituito dalle organizzazioni camorristiche, dalla mala politica e da tecnici e funzionari compiacenti. In breve, di tutto sentiamo il bisogno meno che di “faraonici” progetti che, ignorando tutte le obiezioni di merito e le lotte di questi anni, ripropongono scenari inquietanti che passano dalla costruzione di una Darsena alla foce del Garigliano alla progettazione di un Campo da golf. No, no e ancora no. Non serve a Sessa Aurunca, e tantomeno al rilancio turistico del litorale, un’idea di sviluppo che da anni ormai appare obsoleta.
Ciò di cui abbiamo veramente bisogno è una Weltanschauung, una “Visione del mondo”, in altre parole è necessaria una riflessione profonda che risponda almeno a due domande fondamentali: qual è la nostra identità e quale il futuro che immaginiamo per la nostra Terra e per i nostri figli ? Nel suo intervento, il compagno Ianniello ricordava le parole del grande teologo svizzero Hans Urs von Balthasar che ne La percezione della forma scriveva, ormai più di cinquant’anni fa: “ La nostra parola iniziale si chiama bellezza. La bellezza è l’ultima parola che l’intelletto pensante può osare di pronunciare, perché essa non fa altro che incoronare, quale aureola di splendore inafferrabile, il duplice astro del vero e del bene e il loro indissolubile rapporto. Essa è la bellezza disinteressata senza la quale il vecchio mondo era incapace di intendersi, ma la quale ha preso congedo in punta di piedi dal moderno mondo degli interessi, per abbandonarlo alla sua cupidità e alla sua tristezza ”.
Da qui bisogna ripartire per restituire una prospettiva di sviluppo alla nostra amata Sessa, che il Sindaco Meschinelli (che era giunto, è bene ricordarlo, ad un passo dal completare l’iter del nuovo Piano regolatore) amava definire “Città d’arte e di cultura”.
Ripensare globalmente il futuro significa qui ed ora avere ben chiari almeno quattro snodi teorici di fondo:
1) La centralità del recupero urbanistico ed abitativo dei “centri storici” del nostro Territorio a partire da quello del capoluogo.
2) La creazione di aree di agriturismo diffuso nella zona collinare delle Toraglie e nelle vicinanze del litorale.
3) Il rilancio della “qualità” del turismo a Baia Domizia, attraverso un’azione concertata con i soggetti economici e gli operatori del settore, che preveda innanzitutto la riqualificazione e il rimboschimento delle aree verdi e della Pineta.
4) La creazione di una vasta area agricola da destinare alle colture biologiche per rilanciare un settore dell’economia locale che può davvero presentare margini concreti di sviluppo.
Si tratta di poche ma essenziali idee di partenza per un progetto assai più ampio che, a nostro giudizio, deve coinvolgere l’intera cittadinanza. Il futuro della Città deve diventare l’occasione, forse l’ultima, per un dibattito veramente “partecipato” che coinvolga tutte le forze attive ed operose del Territorio.
Il Circolo “Angelo Vassallo” di Sel, partendo dalle considerazioni sommariamente sopra evidenziate, propone la costituzione di un tavolo di lavoro che potrebbe coinvolgere tutte le associazioni che sono particolarmente attive nella proposta e nell’azione incisiva a difesa della salute dei cittadini e dello sviluppo sostenibile del Territorio, come “Legambiente” – “Gruppo Città Rinascita” – “Generazione Aurunca” – “Assopace” , i Comitati Civici delle diverse frazioni, la Pro Loco, le Associazioni culturali e/o ricreative (Aurunkatelier, Arci, Officine Kulturali Aurunche, Cineforum, Associazione Mozart, Slow Food per citarne alcune), ma anche singoli cittadini che vogliono contribuire al confronto comune a partire dall’analisi del Preliminare proposto dall’Amministrazione comunale. Ci sarà certo bisogno anche di tecnici, ingegneri, architetti, agronomi, ma è chiaro che una idea di partecipazione comune coinvolge tutte le esperienze e le competenze che non mancano di certo tra i nostri concittadini.
Nei prossimi giorni, per avviare una prima discussione, sarà nostro compito contattare e coinvolgere tutti i soggetti ipotizzati e cercare di favorire la nascita di un vero e proprio gruppo di lavoro che segua, anche per gli anni a venire, gli sviluppi (che si prevedono, al di là dei proclami dell’Amministrazione, ancora lunghi e difficoltosi) di una vicenda che è appena agli inizi.
Nel nome della Bellezza uniamo le nostre forze e lavoriamo insieme per il Bene Comune.
Il Circolo Sel “Angelo Vassallo” di Sessa Aurunca