Caiazzo – Il gruppo consiliare “Uniti per Caiazzo”, composto da Patrizia Merola, Stefano Giaquinto, Antonio Di Sorbo e Antonio Ponsillo, interpretando anche il pensiero dei candidati nella omonima lista civica, insieme ad Antonino Puorto, Salvatore Fasulo e TommasoPannone, componenti della compagine risultata vincente alle ultime elezioni per il rinnovo del Consiglio Comunale, tenutesi il 26 maggio 2013, interviene a seguito della decisione del sindaco di Caiazzo, Tommaso Sgueglia, di adottare il provvedimento di revoca delle deleghe assessoriali ai consiglieri comunali eletti nel gruppo di maggioranza consiliare, ossia ad Antonio Ponsillo, Stefano Giaquinto e Patrizia Merola.
“Tale gesto – scrivono dal gruppo consiliare – non è motivato dal gruppo che ha ricevuto dall’elettorato caiatino la fiducia ad amministrare la città di Caiazzo, non solo in quanto inqualificabile e sleale per ciò che attiene al patto con gli elettori che ci ha visto tutti impegnati (parliamo di 2.135 elettori pari al 56,57% percentuale dei votanti), ma politicamente scorretto perchè lo stesso sindaco Sgueglia, all’indomani della revoca delle deleghe assessoriali, ha trasformato ‘autonomamente’ anche la linea del programma elettorale e, ancor più, ha assegnato deleghe a rappresentanti del Consiglio Comunale bocciati dallo stesso elettorato caiatino (leggasi delega di assessore e vicesindaco al dottor Antimo Cerreto, capogruppo del movimento civico “Progetto per Caiazzo”, candidato sindaco) avendo raccolto un suffragio di appena 1.414 consensi cioè il 37,46% dei voti validi e, pertanto relegati dal Popolo Sovrano a svolgere il ruolo di minoranza consiliare”.
“Il dottor Sgueglia, con il suo ‘accentuato decisionismo’ solitario – continuano dal gruppo – già all’indomani della sua nomina a sindaco di Caiazzo aveva destato stupore nei componenti del gruppo ‘Uniti per Caiazzo’ ed in particolar modo nei consiglieri comunali Rosetta De Rosa e Arianna Ponsillo, ritenendole non in grado di assumere deleghe consiliari di alto profilo tanto da creare malumori e da indurle a fuoriuscire dal gruppo stesso (gruppo ricordiamo risultato vincente alle elezioni amministrative). Inoltre, tutti i componenti del gruppo ‘Uniti per Caiazzo’ si erano impegnati ad adottare provvedimenti e decisioni ‘collegiali’ solo ed esclusivamente nell’interesse della città, mentre il sindaco Sgueglia, con la sua eterna indecisione, ha inteso non gestire la cosa pubblica. Tale ‘modus operandi’, nel corso dei mesi, ha indotto anche il consigliere comunale Antonio Di Sorbo a rassegnare le dimissioni dalla carica di assessore e capogruppo consiliare”.
“Si era stabilito – sottolineano – che tutti i componenti del gruppo consiliare ‘Uniti per Caiazzo’ e non già i soli eletti in Consiglio Comunale, dovevano essere coinvolti nella quotidiana amministrazione del bene pubblico, in quanto presenti nel gruppo professionalità ed esperienze pregresse che ancora oggi possono fornire un prezioso e valido contributo alla ‘sana gestione’ della comunità. Tutto ciò non solo non si è verificato, ma il dottor Sgueglia con il suo modo di agire, ovvero gestire il bene di tutti senza mai guardarsi intorno, si è reso protagonista in negativo, creando una impasse amministrativa senza precedenti e aggravando poi il tutto, come se non bastasse, con la decisione di formare una nuova ed ‘appariscente’ maggioranza unendosi a coloro che dalle urne hanno ricevuto una sonora sconfitta (basti pensare che l’insieme dei voti ottenuti dalla lista ‘Progetto per Caiazzo’ sono addirittura poco meno di quelli ottenuti dai primi due eletti nella lista “Uniti per Caiazzo” Patrizia Merola e Stefano Giaquinto, ovvero 1.400)”.
Per questi motivi e per sgombrare ogni dubbio all’elettorato ed ai sostenitori del movimento civico, il gruppo “Uniti per Caiazzo” decreta l’espulsione dallo stesso gruppo del sindaco Sgueglia,invitandolo, nel contempo, “a non utilizzare il nome ed il logo del movimento civico che appartiene solo ed esclusivamente ai sostenitori tutti di Uniti per Caiazzo”.