Sant’Arpino – Pochi giorni fa abbiamo salutato il 2014, un anno che come sempre ha avuto i suoi pro ed i suoi contro. A Sant’Arpino, però, quelli appena trascorsi sono stati 365 giorni che hanno avuto di certo un grande assente: il Comitato per i Diritti dell’Infanzia. Dopo tanti anni, il Co.D.I., da sempre uno dei vanti delle amministrazioni santarpinesi, non ha programmato alcun evento o manifestazione per bambini ed adolescenti della nostra comunità, e soprattutto per la prima volta dalla sua nascita non è stata organizzata l’“Estate Ragazzi”.
Fra le dimissioni di un presidente e la nomina di un altro, l’anno scorso il Co.D.I. non ha prodotto nulla, tanto è vero che all’inizio dell’estate fu affisso un manifesto nel quale si annunciava l’impossibilità di organizzare il tradizionale cartellone di eventi estivi e si dava appuntamento ai bambini per Ottobre.
Anche Ottobre però è passato e purtroppo per i bambini santarpinesi non c’è stata l’ombra di un’iniziativa. Nonostante l’assoluta mancanza di programmazione ed idee i nostri amministratori, però, hanno stanziato nel bilancio di previsione del 2014 ben 10mila euro per il Co.D.I., e lo scorso 19 dicembre – con determina nr. 337 – hanno anche impegnato questi soldi.
Non è nostra intenzione speculare politicamente con considerazioni che pure dovrebbero essere portate alla luce, come quella di destinare diecimila euro ad un ente che prima è stato fatto languire senza un soldo (come denunciato dall’ex presidente Guarino dimessosi a giugno) e poi ha ottenuto un finanziamento anche sostanzioso senza aver prodotto né programmato nulla.
Rinascita Santarpinese intende invece dare il proprio contributo per rilanciare il Co.D.I. che, lo ricordiamo, ha quale fine nobile quello di mettere in campo politiche in favore dell’infanzia e soprattutto delle fasce sociali meno abbienti.
Cari amici del Co.D.I., perché non impegnare parte dei soldi appena ricevuti in iniziative che prendano il via subito e che si possano svolgere in luoghi al coperto? Ad esempio corsi di teatro, di musica, di pallavolo, basket o nuoto destinati a quei bambini le cui famiglie non possono permettersi di farlo privatamente? Perché non istituire ad esempio dei corsi di doposcuola per quei ragazzi in difficoltà con lo studio? Queste non sono che delle semplici proposte, ma ce ne sarebbero altre diecimila altrettanto valide, per spendere questi fondi senza aspettare per forza l’estate e per dare qualche risposta che da troppo tempo manca.
Rinascita Santarpinese