Marcianise – Nel maggio 2014 l’Arpac iniziava i prelievi dalla falda idrica, nell’ambito dello studio delle matrici ambientali promosso dall’amministrazione De Angelis ed approvato dall’intero consiglio comunale nella seduta del 5 dicembre 2013.
La prima fase di analisi (la seconda tranche di prelievi è attualmente in corso), si è conclusa lo scorso ottobre, ed i dati risultanti sono stati confrontati con altri campionamenti che la stessa Arpac ha effettuato in alcune zone del territorio marcianisano. L’incrocio ha consentito di riscontrare il superamento dei livelli di idrocarburi clorurati, unicamente però nei pozzi della località “Starza Puzzaniello”, zona a valle dell’ex stabilimento Nokia Siemens. Per tale motivo si è resa necessaria l’indizione di una conferenza dei servizi in Provincia, ente gestore del catasto dei pozzi, che si è tenuta lo scorso 8 gennaio.
Sul caso in esame, le autorità competenti, Comune compreso attraverso l’amministrazione De Angelis, hanno unicamente a fini cautelativi e preventivi vietato l’estrazione e l’utilizzo ad uso potabile dell’acqua dei pozzi della sopraccitata area, mediante ordinanza sindacale, promulgata tempestivamente lo scorso 9 gennaio. Contestualmente sono state predisposte ulteriori indagini.
L’assessore all’Ambiente del municipio marcianisano, Maria Gentile, d’accordo con il sindaco Antonio De Angelis, ha reso noto di aver già convocato per le prossime settimane una riunione con i docenti del dipartimento di Scienze Ambientali della Sun, partner dell’Ente di via Roma nel progetto di studio delle matrici, e di garantire la massima collaborazione interistituzionale. La questione è comunque da approfondire, dal momento che dai primi prelievi non risultano sul territorio altri punti della falda idrica con superamento della Csc (concentrazioni soglia contaminazioni).
“L’inquinante riconosciuto – spiega l’assessore Gentile – è un prodotto dell’uomo, e non naturale. Siamo fermamente convinti di voler accertare le responsabilità di quanto accaduto, e di perseguirle con tutti i mezzi che la normativa vigente ci mette a disposizione. A tutela dei cittadini, abbiamo deciso di sospendere l’utilizzo ad uso potabile delle acque dei pozzi dell’area interessata, fino a quando ci saranno problemi alla sua qualità. Noi amministratori e la popolazione tutta non consentiremo a nessuno di metterci a rischio: l’analisi delle matrici ambientali, che abbiamo avviato, sono state il primo segnale, ma non ci fermeremo. Abbiamo l’urgenza di giungere in tempi brevi all’epilogo di questa storia per fornire soluzioni immediate e tempestive soprattutto ai residenti della zona indicata”.