Attentato Parigi, Alfano: “In Italia 53 foreign fighters”. Salvini: “Basta tolleranza”

di Stefania Arpaia

Roma – La vicenda parigina ha avuto un forte impatto non solo in territorio francese ma in tutto il mondo, dove nell’immediato sono state rafforzate le misure di sicurezza, preventivando possibili attacchi terroristici.

Consolidati i controlli anche in Italia, in particolare presso i cosiddetti “obiettivi sensibili”,  sotto disposizione del ministro dell’Interno, Angelino Alfano

“L’immediato rafforzamento dei dispositivi di vigilanza ed il monitoraggio obiettivo sensibili proseguirà con grandissimo impegno- ha dichiarato il politico -Attenzione è posta non solo a siti istituzionali e luoghi culto, ma anche sedi di giornali e tv e personalità pubbliche che, in ragione della loro attività politica, potrebbero essere oggetto di attenzioni terroristiche”.

Nell’informativa alla Camera sulla situazione di Parigi, il ministro avrebbe affermato che uno dei terroristi sarebbe noto alle forze dell’ordine italiane come appartenente alle filiere islamiche dirette in Iraq. “In Italia abbiamo censiti 53 foreign fighters: conosciamo la loro identità e sappiamo dove si trovano. Non significa che sono 53 italiani, ma che sono passati dall’Italia in partenza o di ritorno- ha aggiunto -Abbiamo pronta una legge per contrastare meglio i foreign fighters. Intendiamo colpire chi vuole andare a combattere nei teatri di guerra, non solo i reclutatori, vogliamo imporre un maggiore controllo di polizia su queste persone ed agire anche sul web, usato da chi si radicalizza. Bisogna dividere i criminali che hanno agito a Parigi dalla religione. Un conto è la libera professione di una fede, un altro è tenere in ostaggio Dio per scopi criminali. Quelli che agiscono in questo modo prendendo a pretesto Dio sono bestie”.

Salvini tuona: “Basta tolleranza e buonismo. E’ in atto un tentativo di occupazione militare e culturale da parte di una comunità prepotente e ben organizzata, che ha la facilità di affondare il coltello in un burro che è l’occidente. Questa è una vera e propria guerra  quindi rispondere con tolleranza e buonismo è un suicidio”. 

Il leader leghista ha poi attaccato Papa Francesco: “Chiedendo di dialogare con l’islam il Papa non fa un buon servizio. Va bene la pace ma sei il portavoce dei cattolici, preoccupati di chi ti sta sterminando in giro per il mondo”. Alfano controbatte: “Quelle di Salvini sono solo chiacchiere da bar”.

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