Roma – Inizieranno il prossimo martedì le consultazioni per la corsa al Colle, mercoledì l’ultimo giro dei colloqui, mentre giovedì 29 si attende il nome del nuovo Presidente della Repubblica. Non è detto che si saprà con certezza l’identità del futuro inquilino del Colle, nonostante i nominativi dei potenziali avversari iniziano ad essere annunciati.
Si cominciano a scoprire le carte in tavola mentre il premier annuncia di non voler essere influenzato dal voto al Senato sull’Italicum. “La presidenza della Repubblica è una cosa seria. – ha detto Renzi – Cercheremo un nome condiviso e rappresentativo degli italiani. Anche se i dissidenti puntavano a dimostrare che è nata un’altra maggioranza e un altro partito, quello del patto del Nazareno. Altro che preferenze. Io cerco il massimo dell’unità possibile nel Pd”. Riferendosi poi alla regola del no agli ex segretari del Pd, ha aggiunto: “Li conosco quelli. D’Alema contro Veltroni, Bersani contro Fassino. Dobbiamo scansare queste lotte fratricide. In più, si sarebbe scatenato Brunetta con la storia degli ex comunisti”.
Intanto, sarebbe stato Walter Veltroni, la persona nominata più volte nelle riunioni di venerdì pomeriggio ad Arcore, ma tra i preferiti spuntano anche i nomi del ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, e di Graziano Delrio, sottosegretario a Palazzo Chigi.
Tra le presunte proposte anche Piero Fassino e Pier Luigi Bersani.
A sorpresa spunta anche il nome di Rutelli, ex fondatore della Margherita e sindaco della Capitale per ben due volte. Secondo “Il Giornale”, infatti, “si sussurra che Renzi faccia il tifo proprio per Rutelli”.
Tra i più quotati, fa capolino anche il nome di Giuliano Amato, preferito sia nella lista di Berlusconi che in quella di Alfano.
Nel frattempo, Nichi Vendola e Pippo Civati fanno sapere che hanno intenzione di individuare un candidato al Quirinale che distrugga il Patto del Nazareno e se il leader di Sel, tempo fa, fece il nome di Romano Prodi, ora afferma di voler essere più prudente per “non bruciare i candidati”.
Il M5s si estranea e non accetta di essere presente agli incontri dei partiti. “Il nostro schema è chiaro: aspettiamo una rosa di quattro nomi”, ha dichiarato Roberto Fico.
Diffuso in una nota il calendario degli incontri per le consultazioni del Pd con le altre forze politiche, in cui si legge: “Per quanto riguarda il M5S, siamo ancora in attesa di una risposta alla nostra richiesta in merito alle consultazioni”.
I colloqui: con l’Italia-centro democratico, Scelta Civica alle 09.30; Area popolare (Ncd-Udc) alle 10.15; ore 11.00: Misto, Maie, Api; ore 11.30: PSI; ore 12.00: SVP, PAT, Union Valdotaine; ore 12.30: Lega Nord; ore 13.15: Italia dei Valori ore 13.45: Fratelli D’Italia; ore 14.15: GAL; ore 19.00: Forza Italia; si terranno presso la sede nazionale del Partito democratico, via Sant’Andrea delle Fratte 16.