Bari – È giallo nel barese dove madre e figlio sono stati trovati senza vita dai militari dell’Arma.
Allertati da una parente che non era riuscita a contattare le vittime, i carabinieri hanno forzato la porta dell’appartamento e rinvenuti i due cadaveri. La tragedia è accaduta a Minervino Murge, in un’abitazione di corso Matteotti, giovedì sera.
Ancora da chiarire le cause che abbiamo provocato la morte di Angela Sciascia, 82 anni, e Giuseppe Tricarico, 55 anni. L’ipotesi più accreditata è che sia stato un avvelenamento da monossido di carbonio a provocare la morte, anche se apparentemente il sistema di riscaldamento non sembra presentare malfunzionamenti. Sui corpi delle vittime, trovati entrambi per terra, uno in cucina e l’altro in camera da letto, non c’erano segni di violenza. Non si esclude un avvelenamento da farmaci o cibo e neppure l’ipotesi di omicidio-suicidio.
L’autopsia, disposta dal pm Marcello Catalano, aiuterà a capire cosa sia successo.
Salvi, invece, i due giovani rimasti intossicati a Cuneo per aver inalato monossido di carbonio. Brutta esperienza per i due turisti ospiti in una casa in borgata Foresto, a Sampeyre, località sciistica nelle valli del Monviso.
Sarebbe stato il malfunzionamento di una stufa a provocare l’intossicazione. Sono stati due amici ad accorgersi dei giovani privi di sensi e a dare l’allarme.
Ricoverati venerdì mattina all’ospedale Santa Croce, i due sono non sono in pericolo di vita.