Accusato di rapina per aver rubato la macchina fotografica al paparazzo che lo importunava: Gigi D’Alessio rischierebbe il carcere.
Il cantante napoletano potrebbe doversi presentare in tribunale per difendersi dalle accuse di rapina e lesioni ai danni di un paparazzo. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, D’Alessio è stato a colloquio con il pubblico ministero Pietro Pollidori. La vicenda che lo vede protagonista risale ad 8 anni fa quando il cantautore cominciava la sua storia d’amore con l’attuale compagna e futura moglie, Anna Tatangelo. Nel gennaio del 2007, infatti, due fotografi si erano appostati fuori la villa del cantante all’Olgiata (Roma).
Non appena la vettura di D’Alessio arrivò di fronte il cancello, il cantante – insieme ad un gruppetto di persone – scese dalla macchina e cercando di trovare un accordo con i paparazzi avrebbe aggredito uno di loro, appropriandosi di una delle macchine fotografiche in possesso dei paparazzi. Nell’Aprile del 2008, in un primo processo, il giudice D’Alessandrio aveva già condannato D’Alessio a a nove mesi di reclusione con l’accusa di lesioni aggravate dall’esercizio arbitrario delle proprie ragione.
Il pm Pollidori, però, lo stesso che avrebbe risentito recentemente D’Alessio, aveva chiesto di far salire la condanna a un anno e otto mesi. L’esecuzione della pena fu sospesa ma ora i giudici della Corte d’Appello chiedono indagini più approfondite sull’ipotesi rapina e la questione balla nuovamente sul tavolo. Irremovibile il Gigione nazionale: “Sono stato aggredito e mi sono difeso. Non tollero invasioni nella mia vita privata”. La sua versione completa è ora agli atti della procura che dovrà stabilire se chiedere al giudice il rinvio a processo per reato di rapina.