Roma – Nel settantesimo anniversario dell’apertura dei cancelli del campo di sterminio di Auschwitz, sono molte le celebrazioni in corso nel mondo e in Italia per non dimenticare le vittime delle deportazioni.
La giornata della memoria si apre con l’incontro “Scuola fa la sua parte nella trasmissione della memoria”, presso la Camera dei deputati con la partecipazione del presidente della Camera, Laura Boldrini, e il presidente del Senato, Pietro Grasso.
Centinaia gli studenti ospitati nell’Aula di Montecitorio, dove hanno preso parola i superstiti all’orrore: le sorelle Andra e Tatiana Bucci, deportate all’eta di 4 e 7 anni; Pietro Terracina deportato nel campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau, all’età di 15 anni insieme alla famiglia; ma ancora Giuseppe Di Porto, Sami, Sabatino Finzi e Michele. I sopravvissuti rappresentano la voce della Shoha e amano poter parlare con le nuove generazioni perchè la loro paura è unica: che la loro sofferenza diventi vana e che il crimine più grande compiuto dall’umanità cada nel dimenticatoio.
Ad aprire la celebrazione Laura Boldrini. “E’ allarmante che molti ebrei lascino l’Europa – ha dichiarato, riferendosi alle storie di molti che decidono di tornare lì dove posso ritrovare le proprie radici religiose per manifestare liberamente la propria ideologia senza essere considerati “diversi” – Dobbiamo contrastare chi semina odio antisemita approfittando anche di strumenti come il web. Affinché si possa vincere definitivamente la partita è importante che quest’aula oggi sia piena di tanti ragazzi ed è a voi che mi rivolgo: prendete in mano il testimone della storia. Se voi non dimenticherete e se imparerete da quanto accaduto, potremo finalmente trasformare la nostra società, fatta di tante culture e religioni, in una società realmente fondata sul dialogo, sul confronto, sul rispetto reciproco e la pari dignità delle sue diverse componenti”.
“Per fare questo- ha proseguito – occorre tutta la vostra intelligenza e la vostra lungimiranza. Questa giornata del 27 gennaio deve rappresentare per voi un monito da vivere sempre, in tutte le situazioni in cui sarete chiamati a confrontarvi con realtà sociali complesse e spesso ingiuste, in un mondo che a tratti sembra aver dimenticato perfino la tragedia della Shoah. La forza del ricordo sarà la vostra forza. Il vostro impegno sarà l’energia vitale della nostra democrazia”.
A seguito il contributo del Presidente dell’Ucei, Renzo Gattegna, l’intervento di tre studenti e il discorso del Ministro Giannini.
Suggestive e di grande intensità le interruzioni musicali che hanno intervallato i discorsi affrontati. Forte commozione nel momento di consegna delle medaglie d’onore ai superstiti, per ringraziarli di dover rivivere quella sofferenza per poter testimoniare l’orrore affinchè non accada mai più.
In chiusura, Pietro Grasso, nell’esercizio delle funzioni del Presidente della Repubblica, ha dichiarato: “Cari ragazzi e ragazze è a voi che voglio rivolgermi in questo breve intervento. Come sapete la data del 27 gennaio è stata scelta proprio oggi 70 anni fa. Un anno fa sono tornato in visita a quel luogo e ho visto i campi, le baracche, i forni crematori, ho cercato di vederli attraverso gli occhi dei ragazzi presenti, lucidi e sgranati dall’orrore. Abbiamo ascoltato le parole di Andra e Tatiana Bucci che ci raccontavano di essere sopravvissute per aver detto “no” alla domanda di voler tornare dalla loro mamma e mentre le due sorelle dicevano che si erano salvate ho visto riflessa nei volti dei ragazzi la traccia indelebile che avrebbe lasciato quel racconto. L’orrore della shoa è nell’aver perseguito scientificamente, razionalmente, degli innocenti in quella che fu chiamata la soluzione finale”.
“I protagonisti oggi- ha proseguito -non possono essere che i sopravvissuti, uomini e donne che dopo anni di straziante silenzio hanno deciso di partecipare agli eventi, che tornano in quei luoghi rinnovando un dolore senza fine, per far si che i giovani non dimentichino. Questa non deve essere considerata una giornata che siamo costretti a commemorare, la memoria deve essere coltivata anche al di fuori delle commemorazioni ufficiali per poter superare l’indifferenza. Dobbiamo essere vigili e attivi di fronte agli atti purtroppo anche frequenti di marginalizzazione dell’altro perchè è grazie alla memoria di ieri che possiamo difendere la nostra civiltà. Il futuro è l’Europa unita”.
“Rivolgo un saluto affettuoso ai sopravvissuti che sono oggi in quest’aula-ha concluso – Dobbiamo capire la loro storia, onorarla. Non dobbiamo permettere a nessuna paura, a nessuna minaccia di chiuderci in un angolo, ma dobbiamo dare una risposta ferma. Non si può dimenticare l’olocausto”.
Hollande a Parigi, prima di volare ad Auschwitz, dove incontrerà gli altri capi di Stato ha dichiarato: “Sei milioni di uomini e donne sono stati sterminati perchè ebrei, zingari, omosessuali o con handicap. Un milione erano bambini. L’olocausto deve essere in grado di essere insegnato ovunque senza alcuna restrizione”.
Merkel a Belrino”Quello che è accaduto rende noi tedeschi pieni di vergogna”.
Previsto per martedì pomeriggio l’incontro al campo di sterminio di Auschwitz, al quale parteciperanno ministri degli Esteri e politici stranieri: per l’Italia sarà Pietro Grasso a rappresentare il Paese. Assente Putin.