Tel Aviv – Un mezzo dell’esercito israeliano è stato colpito da un missile anti-carro, nella zona di Har-Dov, nei pressi del villaggio arabo di Ghajar, tra Libano e Israele, ferendo 4 soldati.
L’attacco è avvenuto mercoledì mattina e secondo la tv satellitare Al Jazeera un soldato spagnolo dell’Unifil, la Forza di Interposizione in Libano delle Nazioni Unite, sarebbe morto nell’attentato. Il portavoce del contingente Onu, Andrea Tenenti, ha confermato la morte del militare, senza indicare precise responsabilità.
Fonti locali avrebbero parlato di 4 morti e alcune auto danneggiate, ma la notizia non sarebbe stata confermata.
L’attacco è stato rivendicato da Hezbollah, che ha annunciato l’avvio di una “grande operazione” contro le forze armate dello Stato ebraico. Il movimento sciita libanese avrebbe definito che si tratterebbe di una vendetta per il raid israeliano avvenuto in Siria lo scorso 18 gennaio, in cui hanno perso la vita diversi miliziani libanesi.
Immediata la risposta israeliana nell’area dei villaggi di Majidiyeh, Abbasiyeh e Kfar Chouba, dove sarebbero stati sparati vari colpi di artiglieria. Altri colpi di mortaio sono caduti nelle zone di Kfar Rajar e del Monte Hermon, immediatamente evacuate. Fonti locali avrebbero riferito di esplosioni anche sulle Alture del Golan, senza provocare feriti.
Benjamin Netanyahu: “L’esercito è pronto a reagire con forza su tutti i fronti”. In corso una riunione di emergenza dei vertici militari, coordinata dal capo di Stato maggiore, Benny Gantz.
Smentita dai militari la cattura da parte di Hezbollah di un soldato israeliano.
Grande festa a Beirut, base del movimento sciita, dove colpi di mitra sono stati esplosi in segno di gioia in seguito alla diffusione della notizia dell’attacco al convoglio israeliano.