È stata condannata per diffamazione la conduttrice, ora in Rai, Paola Perego. A deciderlo la Cassazione che ha imposto alla presentatrice l’obbligo di risarcimento nei confronti di cinque uomini finiti nelle indagini sull’uccisione di un ragazzino e poi del tutto scagionati.
Nel corso di una trasmissione, “Verissimo”, in onda su Mediaset, appellò quegli uomini come “bastardi”, rivolgendosi a chi indicato come possibile sospettato: solo uno, infatti, fu accusato e arrestato per omicidio ai danni del ragazzino.
La Perego li aveva chiamati “bastardi”, ma con lei è stato condannato al risarcimento anche un giornalista che nella stessa puntata aveva utilizzato il termine “assassini” riferendosi agli arrestati. Il delitto – l’omicidio del tredicenne Francesco Ferreri– nel quale erano rimasti implicati i cinque indagati, del tutto scagionati in appello e in Cassazione, è rimasto ancora senza colpevoli ed è avvenuto a Barrafranca (Enna) il 16 dicembre del 2005. Ad avviso della Cassazione, la Perego e il cronista hanno superato “il limite della continenza” e non possono invocare la giustificazione di averlo fatto nel nome “del diritto di cronaca e di critica” in quanto hanno pronunciato espressioni “gravemente infamanti e inutilmente umilianti” che sono trasmodate “in una mera aggressione verbale” degli indagati.
“La circostanza che nei confronti della persona sottoposta a indagini sia stata specificamente emessa una ordinanza custodiale – sottolinea la Cassazione nella sentenza 4158 depositata oggi – senz’altro non attenua la cautela che deve essere osservata nella propagazione della notizia, pur sempre trattandosi di uno sviluppo delle indagini preliminari che va monitorato e verificato nel tempo, senza ingenerare nell’ascoltatore il convincimento della colpevolezza dell’indagato”. La Cassazione, inoltre, osserva che la Perego aveva “consapevolezza” che l’espressione “bastardi” era “offensiva” in quanto subito dopo averla pronunciata la conduttrice aveva aggiunto: “Il direttore di Verissimo non vuole che lo dica, ma è l’unica cosa carina che mi vien da dire!”