Quirinale, nome assente. Bersani: “Strada lunga”. Salvini: “Feltri for president”

di Stefania Arpaia

Roma – Ancora assente il nome del candidato proposto da Renzi mentre Berlusconi decide di dare forfait nella giornata di martedì alle consultazioni iniziali, per incontrare il premier mercoledì. Sarebbe stato delineato un semplice identikit del Presidente della Repubblica ieri ma “non si è parlato di nomi”, ha assicurato Guerini.

“Sono contraente del patto del Nazareno e lo rivendico, ma questo non significa che per il capo dello Stato prendiamo il loro nome. Non accetto diktat”,  ha dichiarato Matteo Renzi all’assemblea dei deputati del Pd, mercoledì mattina.

Sarebbe Sergio Mattarella il nome su cui si sta discutendo in queste ore. Il capo del consiglio ha sottolineato che il Pd punta verso un presidente con “profilo politico” e non tecnico, la cui identità potrebbe essere svelata il prossimo sabato alla quarta votazione, che potrebbe condurre all’elezione del favorito renziano grazie alla maggioranza semplice, non prevista nelle prime tre votazioni, in cui sono necessari i 2/3 dei consensi.

Le modalità di voto e l’eventuale decisione di scheda bianca verranno confermate nella giornata di giovedì, come definito dal premier: “Per me continua ad essere la soluzione migliore ma decidiamo insieme”.

“Decideremo insieme una proposta definitiva e le modalità attraverso cui renderla esplicita – ha aggiunto, mentre in riferimento al nome ha detto – Per ora non c’è perchè abbiamo deciso di trovarlo insieme. Non possiamo sbagliare colpo stavolta”.

Intanto, l’atteso colloquio con il cavaliere accompagnato da Letta e Verdini, sarebbe iniziato alle 13.30. Nel pranzo di lavoro a palazzo Chigi si discuterà del profilo del futuro inquilino del Colle.

Incontro anche con Bersani che ha dichiarato: “Abbiamo cominciato a ragionare, abbiamo ragionato bene. La strada è ancora lunga, ci sono ancora alcuni giorni. Tra i nomi ci sono delle personalità politiche. Se potessi decidere io, Prodi presidente della Repubblica mi andrebbe benissimo, ma non possiamo andare ognuno con le proprie idee in testa”.

Agguerriti Salvini e Meloni che propongono Vittorio Feltri come candidato, richiamando al voto “chi non ci sta a votare scheda bianca” e “la parte di centodestra che non si riconosce nel patto del Nazareno”.

Nel frattempo, M5s lancia quirinarie online per determinare la sua proposta: 9 nomi più uno quello di Prodi, con il quale potrebbe sconvolgere le elezioni. 

Ancora in corsa Veltroni, Finocchiaro, Prodi, Amato, Fassino, Bersani e Delrio

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