Renzi a Davos: “Bisogna trasformare i rischi in opportunità, è questa la sfida della leadership”

di Stefania Arpaia

Davos – Sembra deciso e sicuro di sè il premier Renzi giunto al forum economico di Davos, in Svizzera.

“Questa è la stagione delle riforme che servono all’Italia- ha esordito il presidente del consiglio dei ministri -L’Italia va avanti, chi prova a interrompere tutte le volte il percorso delle riforme possiamo dire che, per il momento, non ce la fa”.

In merito al sì del Senato all’emendamento Esposito ha aggiunto: “E’ un grandissimo risultato, ora la legge elettorale è molto più vicina. Fatemi ringraziare le senatrici e i senatori, le deputate e i deputati. Oggi mattoncino in più nella costruzione delle riforme, le abbiamo promesse le stiamo facendo. La legge elettorale dopo la votazione dell’emendamento Esposito è molto più vicina, questo significa che l’Italia si avvia verso la possibilità di restituire ai cittadini il diritto di scelta”

Non si è mostrato preoccupato per le scissioni interne scatenate dall’Italicum, nè sugli effetti che possano esserci sulla corsa al Quirinale. “Io ho sempre sostenuto e continuo a sostenere che ci siano le condizioni per eleggere al quarto tentativo il presidente della Repubblica, vedremo chi ci vorrà stare e chi no ma non c’è collegamento tra Colle e Italicum”, ha sottolineato.

Riferendosi sempre alla nuova legge elettorale ha detto: “L’accordo istituzionale e costituzionale è sempre stato aperto a FI, non vedo alcun tipo di elemento di novità. Con l’emendamento abbiamo cancellato le liste bloccate, abbiamo ridato possibilità ai cittadini di scegliere, credo sia un grandissimo risultato. Il fatto che questo avvenga anche con il voto di FI è per me un fatto molto positivo, significa che tutte le forze politiche che hanno voluto mantenere questo accordo lo hanno fatto. Dalla prossima settimana il Pd incontrerà gli altri partiti di tutto l’arco costituzionale” perché “anche il presidente della Repubblica, come le riforme, si fanno nel modo più largo possibile e non solo con la maggioranza di governo”.

Rispondendo poi alle domande dell’economista tedesco Philipp Roesler, si è dimostrato speranzoso per il futuro del Paese: “Bisogna trasformare i rischi in opportunità, è questa la sfida della leadership. Oggi c’è una finestra e un periodo di opportunità eccezionale. Questo è il momento, per la politica di cogliere il momento, “Carpe Diem”, per l’Italia è possibile un nuovo Rinascimento”.

“I tempi- prosegue -sono pieni di rischi, da quello del terrorismo a quello della sostenibilità, ma compito di una leadership è essere in grado di investire nel futuro e, solo così, si potrà tornare a dare un messaggio significativo. Forse la cosa più importante a livello strutturale  è la riforma della credibilità. Sono state perse tante opportunità perché si è perso credibilità, perché il governo cambiava continuamente”.

Infine parlando dell’Europa ha concluso: “L’Europa non può essere solo burocrazia altrimenti è la fin. Il vero spread non è quello tra i titoli di Stato e i Bund tedeschi, ma quello che riguarda i sogni e le aspettative dei cittadini e i risultati concreti dei leader europei. Rispetto l’indipendenza della Banca centrale europea ma dovrebbe aiutare l’Europa a cambiare, dando il messaggio che l’Europa deve andare verso un nuovo cammino di crescita. L’Europa non è soltanto l’euro, politiche di bilancio, ma garantisce da 70 anni pace, prosperità. Ritengo importante – ha aggiunto – che nei prossimi anni l’Europa non sia solo un luogo di politiche economiche. L’economia è importante, ma senza leadership politica non siamo in condizione di investire in un mondo diverso. Dopo tanti eventi, come quello di Parigi, dobbiamo comprendere finalmente che i politici e la politica tornino ad avere un ruolo importante”.

Prima di lasciare la località svizzera, il premier incontrerà anche il presidente e  Ceo di Goldman Sachs, Lloyd Blankfein, l’ex premier britannico Gordon Brown e il presidente del Cio Thomas Bach in un vertice in cui si parlerà della candidatura italiana alle Olimpiadi del 2024.

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