Tripoli, Isis attacca hotel: terrorista catturato, 4 si fanno esplodere

di Stefania Arpaia

Tripoli – Un commando dell’Isis ha attaccato martedì mattina l’hotel più lussuoso della capitale libica, tenendo in osteggio alcuni ospiti dell’albergo.

Prima l’esplosione di un’auto bomba davanti al Corinthia hotel, poi i colpi d’arma da fuoco e l’irruzione nell’edificio. Almeno 5 gli uomini armati all’interno dell’albergo. 

Fonti locali riferiscono che il gruppo di jihadisti si sarebbe barricato al 26esimo piano della struttura prendendo in ostaggio alcuni stranieri, probabilmente di origine filippina, successivamente rilasciati. 

“C’è stata una sparatoria tra assalitori e forze dell’ordine”, ha detto a Reuters Essam Naas, portavoce delle forze di sicurezza di Tripoli. Cinque stranieri sono morti in aggiunta alle tre guardie libiche uccise all’ingresso dell’albergo. “Uno dei terroristi è stato catturato”, ha riferito il portavoce. Gli altri quattro uomini si sarebbero fatti esplodere, dopo essersi resi conto di non avere più scampo. Fonti locali parlerebbero anche di tre presunti feriti: si tratterebbe di donne filippine.

L’attentato è stato rivendicato dal “Califfato di Derna”, filiale locale dell’Isis. In un tweet si annuncia che l’attacco aveva l’obiettivo di colpire “diplomatici stranieri”. Il Corinthia infatti non è stato scelto casualmente, ma è l’albergo che ospita molti politici tra cui il premier islamista, Omar al Hasi. L’attacco rappresenterebbe una vendetta per la morte, in un carcere americano, lo scorso 2 gennaio, di Abu Anas al-Libi, organizzatore di attentati contro le ambasciate americane in Kenya e Tanzania del 1998, in cui vennero uccise 200 persone. Fu il primo attacco attribuito ad Al Qaeda.

Mogherini: “A Tripoli riprovevole atto di terrorismo. L’Unione europea esprime solidarietà alle vittime e alle loro famiglie e sostiene fermamente gli sforzi dei colloqui in corso guidati dall’Onu per portare una soluzione politica basata sul rispetto e sul dialogo. Non dovremmo permettere a questi attacchi di minare il processo politico”.

Gentiloni: “La Farnesina e i servizi di intelligence stanno monitorando in queste ore le condizioni di sicurezza a Tripoli. Teniamo costantemente la situazione sotto controllo. L’attentato all’hotel di Tripoli è un tentativo di boicottare, danneggiare e influenzare negativamente gli sforzi in corso a Ginevra per riconciliare le parti in conflitto in Libia”.

L’attentato si è verificato mentre a Ginevra sono in corso i colloqui di pace, sotto controllo Onu, tra delegazioni del governo internazionalmente riconosciuto del premier Abdullah al Thani e rappresentanti di parte delle forze islamiste che controllano la Tripolitania e minacciano la Cirenaica.

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