San Marcellino – La minoranza consiliare, rappresentata da Anacleto Colombiano, sollecita l’amministrazione comunale a indire un bando pubblico per cittadini “incolpevolmente morosi” in base alla legge numero 124 del 28 ottobre 2013.
“In considerazione della stringente congiuntura economica che caratterizza l’attuale momento storico, il gruppo socio politico culturale del ‘L’Ancora’ invita l’amministrazione comunale di San Marcellino a sostenere i cittadini in evidente difficoltà economica, con particolare attenzione ai cittadini incolpevolmente morosi, sfruttando le possibilità di sovvenzione offerte dalla legge 124/2013 con l’indizione di un bando pubblico per l’accesso al Fondo destinato agli ‘inquilini morosi incolpevoli’”, si legge nel documento firmato da Colombiano.
In base alla normativa citata dal consigliere, infatti, è prevista la possibilità per i Comuni di sostenere gli inquilini titolari di contratti che si trovano in situazione di morosità incolpevole e sono soggetti a provvedimenti di sfratto, cioè per tutte quelle famiglie che si trovano nell’impossibilità a provvedere al pagamento del canone di locazione a ragione della perdita o consistente riduzione della capacità reddituale del nucleo familiare.
“Riteniamo che si tratti di un atto dovuto da parte dell’amministrazione – sostiene il leader dell’opposizione – che, oltre a non riuscire a garantire in questi anni ai cittadini una adeguata gestione della cosa pubblica, non ha ancora provveduto a ridurre le indennità percepita dai rappresentanti di Giunta, nonostante la condizione di dissesto finanziario. Cogliamo, inoltre, l’occasione per invitare tutti gli assessori di riferimento ad impegnarsi nel loro lavoro come previsto dagli oneri rappresentati dalle loro cariche istituzionali e relative deleghe”.
Qualora il Comune dovesse seguire l’indicazione della minoranza, i contributi verranno concessi ai quei residenti in arretrato con il pagamento del canone, che abbiano già ricevuto il provvedimento di rilascio esecutivo.
“I costi dell’intervento sono a totale carico della Regione Campania, senza ulteriore aggravio sulle casse dell’Ente che, come risaputo, grava in condizioni di dissesto finanziario”, chiude il capogruppo che sembra determinato a seguire fino in fondo la faccenda.