Destino della Maddalena, Sagliocco: “Decideranno le forze territoriali”

di Nicola Rosselli

Aversa – Sarà Aversa, nella sua interezza, con l’apporto della Regione Campania, a disegnare i destini del complesso della Maddalena. Un compito che per la sua complessità e vastità equivale ad un progetto di ridisegno complessivo della città normanna. Questo il risultato dell’incontro convocato a livello regionale ed avente ad oggetto l’individuazione del “Procedimento per interventi di valorizzazione del complesso immobiliare della Maddalena sito in Aversa alla via Linguiti”.

Una riunione voluta in prima persona dal governatore della Regione Campania Stefano Caldoro che, presente all’inizio dei lavori, ha auspicato risultati concreti tenuto conto dell’importanza della posta in gioco.  Una riunione che ha rappresentato l’atto d’inizio istituzionale per la discussione delle iniziative da intraprendersi in relazione agli interventi di valorizzazione del complesso di quella che fu la Reale Casa de’ Matti. Intorno al tavolo, oltre al capo di gabinetto del presidente, il sindaco di Aversa Giuseppe Sagliocco, il commissario straordinario dell’Asl di Caserta, Gaetano Danzi, il responsabile del dipartimento della salute e delle risorse naturali Ferdinando Romano e il direttore generale per la tutela della salute ed il coordinamento sanitario regionale, Mario Vasco.

“Da parte degli organismi regionali – ha dichiarato il sindaco Sagliocco – si è registrata la massima collaborazione anche a livello economico nell’ambito dei finanziamenti comunitari. Disegnare il futuro della Maddalena significa disegnare il futuro di Aversa. Siamo di fronte ad una risorsa strategica che si presta a molteplici progetti”. Progetti che, almeno a livello di indirizzo, in questa prima fase sono stati delegati all’amministrazione comunale per poi attivare un confronto a livello istituzionale.

“Nei prossimi giorni – ha dichiarato in questo senso Sagliocco – incontrerò i primi cittadini di Lusciano e Trentola Ducenta, i cui territori sono interessati dal perimetro della Maddalena. Successivamente, incontrerò i partiti, le associazioni professionali e i cittadini con l’intento di dare una prima indicazione di massima da condividere, poi, al tavolo istituzionale regionale”.

Tavolo che dovrebbe essere nuovamente convocato entro una quindicina di giorni. Sagliocco ha anche evidenziato l’importanza che la vasta area rappresentata da quello che fu la Reale Casa de’ Matti nel Regno di Napoli avrà nel futuro sviluppo della città normanna. In quell’area, infatti, potrebbero trovare realizzazione progetti di eccellenza relativi, ad esempio, al mondo della scuola o della sanità non perdendo di vista l’insediamento universitario. Per non parlare, poi, di una vera e propria cittadella giudiziaria che potrebbe ospitare la sede dell’ufficio del giudice di pace del circondario di Napoli Nord. Un angolo della Maddalena, anche a ricordo di quello che è stata, dovrebbe ospitare un museo della pazzia con le migliaia di cartelle cliniche dei ricoverati che tra quelle mura hanno spesso trascorso la propria esistenza.

Come si ricorderà, il destino della Maddalena giunse alla ribalta della cronaca nello scorso mese di agosto, in seguito ad un avviso pubblico dell’Asl di manifestazione di interesse per il recupero dell’ex manicomio. A seguito di diverse manifestazioni e prese di posizione, il primo cittadino normanno incontrò i cittadini, le associazioni e i rappresentanti dei partiti e degli ordini professionali degli ingegneri e degli architetti. In quella sede Sagliocco ribadì che “nel complesso della Maddalena non ci sarà alcuna speculazione edilizia”.

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