Sant’Arpino – Si chiama “Terra Felix” il progetto presentato all’amministrazione comunale retta dal sindaco Eugenio Di Santo dalle associazioni Casa della Vita, Contramunnezza e la Lega Nazionale per la Difesa del Cane.
Un progetto di integrazione sociale e di riqualificazione ambientale dell’area archeologica finalizzato a favorire l’integrazione delle persone con disabilità favorendo la riscoperta dell’ambiente, il rapporto con gli animali e con la natura in generale.
Le associazioni hanno richiesto all’amministrazione comunale di poter utilizzare in comodato d’uso gratuito le aree del parco archeologico non interessate dagli scavi.
E a questo scopo venerdì pomeriggio, il sindaco Eugenio Di Santo, insieme ai tre presidenti delle associazioni Gennaro Capasso (Casa della Vita), Nicla Barbato (Lega Nazionale Difesa del Cane) e Loredana De Rosa (Contramunnezza), hanno effettuato un sopralluogo per individuare le aree del parco archeologico che potrebbero essere interessate dal progetto.
Presenti al sopralluogo anche i due nuovi tecnici nominati da poco, il geometra Nicola Tessitore coordinatore di sicurezza in corso d’opera e l’architetto Giovanni De Santis, direttore dei lavori.
“E’ fondamentale che la nostra terra ricca di storia e di tradizioni sia preservata e valorizzata – dichiara il sindaco Di Santo – ed è quello che la nostra amministrazione sta facendo fin dall’insediamento. Per questo stiamo lavorando affinché si possano attuare idee e progetti che contribuiscano concretamente a trasformare i luoghi simbolo dell’antica città di Atella nel cuore pulsante di eventi e iniziative così importanti. Alle tre associazioni e ai presidenti che hanno presentato questo progetto va il mio plauso in quanto concreta testimonianza dell’interesse a preservare e rivalutare il nostro territorio. Mi auguro che la nostra collaborazione possa portare questo importante progetto a diventare presto realtà”.
Il responsabile dell’Ufficio Lavori pubblici, Vito Buonomo, ha poi annunciato la ripresa dei lavori di scavo del parco archeologico.
“L’otto febbraio scorso – dichiara Buonomo – si è tenuta una riunione operativa tra l’equipe tecnica e l’impresa per procedere alla ripresa dei lavori in tempi brevi. Voglio precisare che gli scavi erano stati sospesi per motivi non attribuibili al nostro Comune ma a problemi tecnici e giudiziari della ditta affidataria che hanno portato anche alle dimissioni dei tre tecnici nominati precedentemente. Oggi grazie all’impegno e alla risoluzione dei problemi possiamo finalmente annunciare che a breve ripartiranno gli scavi”.