Carinaro – “E’ opportuno, necessario ed imprescindibile chiarire e controbattere alle inutili e confusionarie informazioni circa il ‘Question Time’. Si tratta di esternazioni poco produttive ma soprattutto inconcludenti ed incomplete”.
A parlare è il consigliere Alfonso Bracciano, che scioglie i nodi e di dubbi di alcuni cittadini circa le sorti del “Question Time”. “Premetto – asserisce Bracciano – che l’obiettivo prioritario dell’amministrazione comunale è garantire il diritto dei cittadini a partecipare all’amministrazione della cosa pubblica e dando per scontato che il ‘Question Time’ è uno strumento per favorire la compartecipazione, attiva, del cittadino, in quanto prendere parte alla vita democratica è un principio che discende dal diritto di sovranità popolare e dal diritto di cittadinanza, riaffermato dalla normativa europea”.
“Il principio della partecipazione – dichiara ancora il consigliere – è esplicitato dall’attribuzione al cittadino di altri diritti fondamentali quali il diritto all’accesso, quello all’informazione, quello alla formazione e quello alla partecipazione, appunto. È alla luce di queste due ultime facoltà, imprescindibili per il cittadino inserito in una realtà democratica, che nasce la voglia di interagire con il cittadino, facendolo partecipare attivamente all’amministrazione della propria società. È attraverso le sollecitazioni dei cittadini che si raggiungo obiettivi condivisi”.
“È alla luce di queste premesse e finalità – informa Bracciano – che è stato costituito il regolamento del ‘Question Time’, opportunamente approvato in Consiglio Comunale. Uno ‘statuto’ che, per evitare incomprensioni, sarà redatto e distribuito, anche in versione cartacea ai cittadini, oltre ad essere presente e permanente sul sito del Comune”.
Ricordando l’appuntamento fissato per il 17 marzo, alle 16.30, il consigliere di maggioranza fa sapere che alla seduta del “Question Time” possono partecipare tutti i cittadini maggiorenni che vogliono formulare richieste su qualsivoglia argomento fatta eccezione per i casi o le materie su cui è sospeso un giudizio da parte dell’autorità giudiziaria.
Per partecipare alla seduta, i cittadini dovranno far pervenire la domanda che intendono porre durante la seduta del “Question Time” almeno 10 giorni prima della seduta stessa.
Il quesito, accompagnato dalle generalità del cittadino che la formula e protocollata presso gli uffici del comune, darà diritto a chi l’ha proposta a intervenire alla seduta pubblica del “Question Time”. Non saranno accettate deroghe: ogni seduta avrà la durata di un’ora, durante la quale i consiglieri interrogati potranno rispondere complessivamente a tre domande, avendo ogni interrogazione la durata massima di 20 minuti.