Napoli – Sono state presentate nella sede della Regione Campania le linee guida per la regolamentazione degli usi civici nei Comuni campani. Il documento è il frutto di un lavoro congiunto tra l’Assessorato all’Agricoltura della Regione Campania, Anci Campania, Coldiretti, Confagricoltura e Cia e nasce dall’esigenza di rispondere alle numerose criticità sollevate dall’interpretazione della figura giuridica degli usi civici.
Gli usi civici nascono in epoca alto medioevale e sono stati oggetto di una regolamentazione ai primi del Novecento, quando nacque l’esigenza di consentire ad alcuni soggetti privati di usufruire di beni demaniali gravati da tali oneri.
A seguito del lavoro di comunicazione, informazione e monitoraggio di Anci Campania, dal quale è emerso che quasi tutti i Comuni della Regione Campania hanno trovato difficoltà nell’interpretazione della figura degli usi civici, si è istituito a maggio 2014 un tavolo tecnico tra Anci Campania, Regione Campania. È stato anzitutto appurato che la stragrande maggioranza dei Comuni non è a conoscenza dell’esistenza stessa della normativa né che sul proprio territorio esistano o meno terreni gravati da uso civico.
Per poter riscuotere i canoni o “l’affranco” i Comuni sono obbligati a redigere ed approvare uno specifico regolamento comunale. Solo successivamente i Comuni possono richiedere agli occupanti i canoni pregressi (fino a 5 annualità pregresse) o riservare agli stessi la possibilità di procedere all’affranco.
Dopo diversi incontri tecnici, Regione Campania, Anci Campania e organizzazioni professionali agricole hanno stilato e condiviso un regolamento – tipo finalizzato a fornire ai Comuni le linee guida per una regolamentazione omogenea in materia di usi civici. Questi in sintesi i punti principali delle linee guida.
Le linee guida elaborate a seguito dei tavoli di confronto stabiliscono che il canone non può rispondere meramente a criteri di mercato bensì debba tenere presente diversi fattori tra cui l’impegno dei coltivatori al miglioramento dei suoli ma anche l’obbligo, stabilito per legge, dei Comuni alla riscossione dei canoni; I canoni presentano elementi riduttivi che arrivano a quasi il 50% in meno di quello che sarebbe il valore fondiario medio. Infine, dai lavori, è emersa anche la proposta di procedere quanto prima ad apportare modifiche della Legge Regionale sugli usi civici.
“Quello degli usi civici – ha dichiarato Daniela Nugnes, assessore all’Agricoltura della Regione Campania – è un argomento estremamente delicato e complesso su cui abbiamo ritenuto necessario aprire un confronto con Anci e con le organizzazioni professionali agricole che ha portato alla stesura delle linee guida per i regolamenti comunali. L’obiettivo è quello di arrivare ad una norma regionale che faccia, finalmente, ordine in materia. Abbiamo compiuto un passo importante – conclude l’assessore – ma il traguardo deve essere quello di avere una norma unitaria e, sono certa che si tratti di un traguardo raggiungibile”.
Francesco Paolo Iannuzzi, presidente di Anci Campania: “Con l’emanazione delle linee guida per la regolamentazione degli usi civici, grazie ad un intenso lavoro di sinergie istituzionali, insieme con la Regione Campania e le organizzazioni professionali agricole, abbiamo dato una dimostrazione tangibile di un sistema che funziona ed è risolutivo quando si uniscono le competenze. In merito alla questione degli usi civici, ad esempio, erano ormai decenni che il problema non veniva affrontato, generando situazioni caotiche se non conflittuali. Anci Campania – ha sottolineato Iannuzzi – insieme con gli interlocutori istituzionali, ha quindi contribuito a fissare delle indicazioni puntuali per tutti i Comuni, ora obbligati a darsi una regolamentazione in materia sia per l’utilizzo dei terreni che per l’affranco, in totale trasparenza ed efficienza”.