Carlo Conti: “Rassegnatevi, questo Festival è senza perturbazioni”

di Emma Zampella

Il 65esimo Festival di Sanremo ai nastri di partenza. Si alza domani il sipario sul teatro dell’Ariston, dove saliranno i primi 10 big in gara: Annalisa, Malika Ayane, Alex Britti, Chiara, Dear Jack, Grazia di Michele e Mauro Coruzzi, Lara Fabian, Gianluca Grignani, Nek e Nesli.

L’attesa è alle stelle soprattutto per gli ospiti: Albano e Romina tornano, dopo 24 anni di assenza, sul palco che li rese famosi. Grande rimpatrio alla kermesse sanremese anche per Alessandro Siani, attore e comico napoletano, sempre presente nelle ultime edizioni con la sua delicata e toccante comicità.

A completare il parterre di ospiti ci saranno anche Tiziano Ferro, Imagine Dragons, Enrico Ruggeri, che porterà all’Ariston il brano “Tre signori” dedicato a Gaber, Iannacci e Faletti. A chiacchierare con Carlo Conti ci saranno, nella prima serata, anche il patron della Sampdoria Massimo Ferrero, il medico di Emergency guarito dall’Ebola, Fabrizio Pulvirenti e una serie di ospiti scelti anche tra la gente comune e invitati ad accennare la canzone di Sanremo che è rimasta impressa nella loro memoria.

“Avremo diverse ospitate ‘minori’ di questo tipo, sempre con al centro la musica di Sanremo”, ha annunciato Carlo Conti che, alla sua prima conduzione del Festival, ha chiesto un applauso per il suo ‘mentore’ Pippo Baudo, al quale ha detto da subito di volersi ispirare. “Ma non è restaurazione. È un festival nel solco della tradizione di chi questo evento l’ha reso grande”, sottolinea ancora il direttore artistico, prima di respingere al mittente anche le critiche sui tanti superospiti italiani che sarebbero uno sgarbo ai cantanti in gara. “Io non ci vedo niente di strano. Ci sono sempre stati”, dichiara Conti.

Così come spegne sul nascere qualsiasi polemica sulla presenza al Festival del cantante drag queen Conchita Wurst: “È il vincitore dell’Eurofestival e verrà a cantare. Nessuna intervista pruriginosa. Semplicemente uno scambio di ospitalità tra le due manifestazioni, visto che il vincitore di Sanremo potrà partecipare alla prossima edizione”.

“Rassegnatevi, questo festival finalmente è senza perturbazioni -sottolinea il direttore di Rai, Giancarlo Leone – dopo tre anni in cui è successo di tutto. Tre anni fa le polemiche su Celentano, due anni fa le contestazioni a Crozza, l’anno scorso la marcia di Grillo. Quest’anno finalmente abbiamo potuto concentrarci solo sul festival. Ma visto che sappiamo che le polemiche aiutano a far parlare del festival potrei aprire una lite con il sindaco del Sanremo perchè non ha ancora aggiornato le targhe dei vincitori con il nome di Arisa”, scherza Leone.

Per quanto riguarda le previsioni di ascolto, il patron Rai continua: “È vero che l’ascolto del festival negli ultimi anni ha subito un calo. Ma è anche vero che è totalmente cambiato lo scenario televisivo. E in questo nuovo scenario io sarei felice di bissare gli ascolti dell’anno scorso. Il mio obiettivo è doppiare l’ascolto medio di Rai1 che è del 19% di share: per cui sarei felice dal 38% di share in su”.

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