Damasco – Sarebbe nel territorio del Califfato, Hayat Boumeddiene, “la sposa” di Amedy Coulibaly, terrorista ucciso durante l’attentato dello scorso 9 gennaio in un Hyper cacher, in un quartiere ebraico di Parigi.
L’informazione sarebbe stata diffusa dallo Stato islamico che avrebbe pubblicato nel secondo numero del mensile “Dar al Islam” due interviste della terrorista, una in francese e l’altra in inglese.
Intitolato “L’intervista con la sposa”, l’articolo è stato diffuso in rete. “Sono nella Terra del Califfato – si legge – nella terra governata dalla legge di Dio”. Sul giornale, la copertina mostra la Torre Eiffel con la scritta: “Che Iddio maledica la Francia”. Nelle pagine nessuna immagine della donna.
Difficile stabilire se le notizie diffuse siano corrette o meno mentre l’Isis avrebbe confermato il legame tra Hayat e “Abu Bassir Abdullah al Ifriqi”, nome di battaglia di Coulibaly.
I jihadisti hanno utilizzato il medesimo giornale per rivendicare l’uccisione di 58 persone cadute nel sanguinoso attentato kamikaze compiuto nell’ottobre del 2010 a Baghdad contro una chiesa cristiana.
Annunciata anche la cattura e la decapitazione di 21 uomini in tuta arancione, definiti “crociati copti”. In questo caso un’immagine mostrerebbe le vittime disposte su una spiaggia sotto prigionia degli aguzzini.