Messico: trovati 61 cadaveri in un forno, dovevano essere cremati

di Stefania Arpaia

Acapulco – Venivano coperti con della calce e imbalsamati, i corpi condotti al crematoio di Acapulco, in Messico.

I cadaveri non venivano cremati per risparmiare energia: sarebbe questa la spiegazione scoperta dalle indagini della polizia messicana.

“Potrebbe trattarsi di truffa”, hanno detto gli inquirenti, oppure di “negligenza”. Sessantuno le persone rinvenute nel forno dello stabile,  nello stesso luogo dove scomparvero 43 studenti, lo scorso settembre.

Molti dei corpi erano “perfettamente imbalsamati”, hanno riferito gli investigatori, dopo la macabra scoperta. Sarebbe stato l’elevato costo della corrente elettrica necessaria per la pratica della cremazione a spingere i proprietari a risparmiare, imbalsamando i corpi dei defunti.

Arrestate due persone mentre una terza sarebbe in fuga. Verranno ascoltati nelle prossime ore anche gli addetti delle agenzie funebri che avrebbero portato i corpi presso il crematoio. 

Gli interessati sono accusati di “mancato rispetto dei cadaveri e delle normative relative all’inumazione, e di attentato contro le persone decedute”.

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