Norcia (Perugia) – Cementati a scopo ornamentale nelle pareti di un casolare di Norcia destinato a agriturismo. Undici frammenti di rilievi architettonici di epoca romana, trafugati nel maggio 2003 dalle catacombe di San Callisto a Roma, sono stati recuperati dai carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale di Firenze e riconsegnati stamane, a Perugia, alla Pontificia commissione di archeologia sacra di Roma, rappresentata dal professor Fabrizio Bisconti.
La proprietaria del casolare, una donna romana di 60 anni, è stata indagata per impossessamento illecito di beni culturali appartenenti allo Stato e per violazioni in materia di ricerche archeologiche. I reperti appartengono a un sarcofago frammentario con scene di caccia di eccezionale pregio del terzo secolo, come ha spiegato Bisconti. “Sono molto legato a questo sarcofago – ha detto – uno dei piu’ importanti nel complesso di San Callisto”.
Il valore sul mercato nero è di 200 mila euro, ma quello per il patrimonio pubblico è inestimabile. Tanto che, come ha annunciato Bisconti in conferenza stampa, il 18 giugno prossimo si terrà un evento con il cardinale Gianfranco Ravasi al comprensorio callistiano, dove verrà ricomposto il sarcofago.
Il ritrovamento è avvenuto lo scorso dicembre ad opera di Gabriella Sabatini della Soprintendenza archeologica dell’Umbria. “Mi ero recata nella zona industriale di Norcia per controllare uno sbancamento. – ha spiegato – Alzando gli occhi ho visto dei rilievi sul muro. Mi sono avvicinata e ho notato incastonati questi reperti. Subito c’è stata la segnalazione al Nucleo carabinieri di Firenze”. Da qui indagini e sequestro, coordinati dalla procura di Spoleto. “La segnalazione della Soprintendenza archeologica dell’Umbria è stata preziosissima, – ha rimarcato il capitano Lanfranco Disibio – così come la collaborazione con l’Arma locale per risalire ai proprietari dell’abitazione”.