Roma – L’Ocse rassicura: “Le nuove riforme condurranno al miglioramento della qualità della vita”.
Un nuovo rapporto dell’organizzazione con sede a Parigi, presentato a Roma nell’Economic survey sull’Italia, ha sottolineato che un cambiamento del quadro politico-istituzionale potrà condurre ad un rilancio dell’economia italiana.
“Le riforme introdotte dal 2012, se pienamente attuate, dovrebbero portare a un aumento del Pil del 6% nell’arco di 10 anni. A questo fine, l’attuazione completa delle riforme è assolutamente necessaria”, conferma l’organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico nel rapporto stilato.
“L’Italia – ha commentato il segretario Generale dell’Ocse, Angel Gurría – sta facendo progressi intraprendendo riforme senza precedenti. Ciò migliorerà non solo le prospettive di crescita e di occupazione per il paese, ma considerato il ruolo chiave dell’Italia in Europa, accrescerà anche la fiducia a livello sistemico”.
“Una determinazione politica forte – ha aggiunto – è stata necessaria per intraprendere con queste riforme. Il Governo Italiano deve continuare con la stessa determinazione per completarle. Tali cambiamenti consentendo inoltre di indirizzare maggiori risorse in aree di vitale importanza come l’istruzione, una rete di protezione sociale più equa, un migliore supporto per i lavoratori in mobilità e gli investimenti in infrastrutture.”
“In passato – ha proseguito – molti progetti validi di riforma non sono stati pienamente attuati, impedendo all’economia di beneficiare interamente dei loro effetti. Invece, le riforme del governo Renzi sono senza precedenti, ma serve coraggio”, ha detto Gurría commentando il Jobs Act.
Per gli anni 2015 e 2016 invece è stata registrata una crescita economica rispettivamente dello 0,4% e del’1,3%, mentre il tasso di disoccupazione quest’anno è del 12,3%, e raggiungerà l’11,8% l’anno prossimo.
La previsione fatta, stima che le nuove riforme, se messe in atto correttamente, produrranno 340mila nuovi posti di lavoro in 5 anni. E’ proprio su questa tematica che l’Ocse ammonisce il governo italiano: “Dare la massima priorità alle riforme del mercato del lavoro per rafforzare la produttività e aumentare i posti”.