L’unico limite che Sanremo non riuscirà mai ad eliminare sarà quello del tempo. Devono averlo pensato anche gli autori che hanno stilato il copione per i quattro “conduttori” che si sono avvicendati sul palco dell’Ariston.
Quattro ore di diretta, 10 concorrenti in gara, 10 canzoni inedite presentate. Qualche ospite che ha raccontato la propria storia, mescolata al ritorno di qualche vecchia gloria e alla comparsata di nuove e vecchi artisti. Una manciata di polemiche e forse, qualche dato dello share leggermente più in alto. Nulla di più, si potrebbe dire a chi avesse bisogno di un riassunto, chiaro ed incisivo della prima serata del Festival di Sanremo. Un conduttore, Carlo Conti, che si gioca il tutto per tutto della sua carriera su quel palco.
Due vallette cantanti, Emma Marrone e Arisa, decisamente diverse: una intimorita e lontana dallo spiccare il volo come intrattenitrice di un palco, l’altra più sciolta e lontana forse, del tutto, dalla sua carriera di cantante. Poi Rocìo Munoz Morales, modella e ballerina che quasi inciampa nel vestito al momento della prima scalinata. Parte la gara e i 10 big presentano le loro canzoni. Nessun miracolo, nessun inedito che sconvolga i canoni della classicità made in italy. Si salva Chiara Galiazzo, “Straordinario”, Malika Ayane, “Adesso e qui (Nostalgico presente)”,Dear Jack, “Il mondo esplode tranne noi”, Nek, “Fatti avanti amore”, Annalisa, “Una finestra tra le stelle”, Nesli, “Buona fortuna amore”. Rischiano invece Gianluca Grignani, “Sogni infranti”, Alex Britti, “Un attimo importante”, Lara Fabian, “Voce”, Grazia di Michele e Mauro Coruzzi, “Io sono una finestra”.
Ad intervallare le prime quattro ore qualche polemica e qualche gossip. Prima la battuta, poco felice, di Alessandro Siani rivolta ad un ragazzino in sovrappeso, poi Al Bano e Romina Power, dopo 24 anni ancora sul palco del Festival. Un’esibizione che dal canto, passando all’emozione, attraversa un “quasi bacio” e si conclude con un nulla di fatto alla fine dell’esibizione. E poi ancora le emozioni e i racconti, le parole e le chiacchiere con la famiglia dai 16 figli, il medico di Emergency e la sua guarigione dall’Ebola.
Poi ancora Tiziano Ferro e il vero “Incanto” della serata. Emozionante, sul finale di puntata, l’esibizione di Emma e Arisa che cantano Il carrozzone – un omaggio ai big scomparsi, tra cui Pino Daniele e Mango – con la salentina che cede alla commozione. Curiosa l’idea di “Tutti cantano a Sanremo”. Ma, in concreto, è poca roba, questo Festival.