Minsk – Dopo 15 ore di colloquio tra Putin, Merkel, Hollande e Poroshenko, in riunione a Minsk, per trovare una soluzione sulla situazione di crisi in Ucraina, il presidente russo ha annunciato di “aver trovato un accordo”.
Nonostante le voci diffuse negli ultimi giorni e lo scetticismo dei politici europei, è stato definito il ritiro delle armi. Il cessate il fuoco inizierà la prossima domenica, le 22 di sabato sera in Italia.
Il documento firmato a Minsk specifica che il ritiro delle armi pesanti dalla regione del Donbass dovrà cominciare non oltre il secondo giorno successivo all’entrata in vigore del cessate il fuoco, domenica, e dovrà essere completato nell’arco di 14 giorni. Si tratta di un accordo che prevede una serie di misure che garantiranno piena attuazione della tregua firmata a settembre.
Saranno gli osservatori dell’Ocse ad occuparsi del monitoraggio e della verifica del ritiro delle armi, incluso il controllo dell’attuazione delle condizioni stabilite durante il vertice internazionale.
Putin: “Chiediamo alle parti in conflitto di fermare il bagno di sangue e lanciare un vero processo di pace il prima possibile. I negoziati tra Kiev e l’Est Ucraina sono a un punto morto – ha detto il presidente russo ribadendo la necessità di “una soluzione politica” del conflitto che prevede una serie di imposizioni – la prima è una riforma costituzionale in Ucraina in cui dovrebbero essere sanciti i diritti delle persone che vivono nel territorio del Donbass”.
L’accordo poi con Poroshenko, che prevede che miliari esperti siano incaricati di valutare la situazione e soprattutto la posizione delle parti sul fronte di Debaltsevo. Nessuna autonomia per le aree sotto controllo dei ribelli separatisti nell’est dell’Ucraina.
Poroshenko: “Ci hanno proposto diverse condizioni inaccettabili, ma noi non abbiamo accettato nessun ultimatum e abbiamo rimarcato la nostra posizione ferma: il cessate il fuoco deve avvenire senza condizioni preliminari”.
“Raggiunto un accordo anche per il ritiro di tutte le truppe straniere dal territorio ucraino. Tutti i mercenari devono essere ritirati dal territorio ucraino nel prossimo futuro”, ha aggiunto.
Intanto, 50 carri armati e altri mezzi pesanti hanno attraversato il confine dalla Russia, nella notte, durante lo svolgimento del colloquio. “Una cinquantina di carri armati, 40 lanciarazzi multipli Grad, Hurricane e Smerch e altrettanti veicoli blindati hanno attraversato il confine russo-ucraino dal posto di controllo Izvarine, nella regione separatista filo-russa di Lugansk”, ha riferito il portavoce delle forze armate ucraine, Andrii Lisenko.