Rientrato allarme bomba alla redazione de “Il Sole 24 Ore”

di Emma Zampella

Milano – È rientrato l’allarme bomba che nelle ultime ore ha interessato la redazione de “Il Sole 24 ore”. A rendere ufficiale la notizia una nota emessa dal giornale che ha sottolineato come “i controlli delle forze dell’ordine sono terminati alle 14.00 con esito negativo”.

“Stamattina alle 10.15 – prosegue la nota – un uomo con accento straniero ha chiamato il centralino del Sole 24 Ore e ha detto: ‘Abbiamo messo bomba vostra sede, abbiamo messo bomba vostra sede’. I vertici dell’azienda hanno avvisato le forze dell’ordine, prontamente intervenute. Le forze dell’ordine hanno ritenuto opportuno, in via cautelativa, di far evacuare la sede per un controllo degli artificieri anche perché era in corso un evento privato con un rilevante numero di partecipanti esterni”. Secondo le prime indagini, la telefonata che segnalava l’arrivo della chiamata minatoria è stata fatta dal centralino del Sole 24 Ore al Numero Unico di Emergenza, il 112, alle 10.17. A parlare, in un italiano non del tutto corretto, un uomo che ha detto soltanto: “Hanno messo bomba”.

 Il luogo dove si trova il servizio di telefonia non è nello stesso palazzo dove si trova la Redazione, e sul posto si è recata la polizia, mentre l’area di Lotto, dove si trova la sede del quotidiano economico, è stata raggiunta dai carabinieri del Comando provinciale di Milano, che hanno preso in carico le indagini. In mattinata è stato anche evacuato l’ingresso del palazzo in via Monte Rosa, dove si trova la sede del giornale. I carabinieri hanno steso un nastro di contenimento da parte a parte, sul lato frontale della struttura, per una cinquantina di metri, creando una ‘zona di rispetto’. Sui lati della via, e dall’altra parte della strada, un centinaio tra giornalisti e curiosi. Sul posto sono presenti anche diversi mezzi dei Vigili del fuoco e un paio di ambulanze in prevenzione da parte del 118.

“Avevo le cuffie perché stavo registrando il programma, all’inizio non ho capito perché i miei colleghi si sono alzati di scatto. Poi ho sentito anche io la sirena”. A parlare è Laura Bettini, giornalista e voce di Radio24. “La comunicazione è arrivata prima della campanella d’allarme. Erano circa le 11, abbiamo impiegato una decina di minuti per uscire in strada. Oltre ai migliaia di dipendenti della struttura oggi c’erano molte centinaia di persone in più a causa dell’incontro “Back to work”. Le operazioni di evacuazione – prosegue Bettini – si sono svolte secondo i piani anche se erano quelle per gli incendi. Non a caso, una volta arrivati in cortile la polizia ci ha fatto uscire all’esterno. Ma c’è anche una pecca: forse le uscite sono troppo poche per permettere l’evacuazione rapida di così tante persone. Non so cosa sarebbe accaduto se ci fosse stata una vera bomba chiusa e sul posto si trova la Polizia locale per dirigere il traffico.

Anche le trasmissioni radiofoniche sono state sospese per più di un’ora, mentre la riunione di redazione del quotidiano economico si è svolta nel ristorante del vicino hotel Melià. “L’allarme sta rientrando, c’è massima tranquillità, siamo fuori dall’edificio ma c’è un clima molto tranquillo”, aveva raccontato in diretta il giornalista Simone Spetia. L’emittente durante l’emergenza – come ha spiegato il conduttore – ha usato il sistema automatico di copertura delle emergenze predisposto per casi del genere, poi ha ripreso a trasmettere da Roma”.

“La radio è molto difficile spegnerla, lo sappia chi ha fatto, per scherzo o per vanagloria, la telefonata, perché la radio è una catena solidale, io la faccio da trent’anni e l’ho vista operare anche in momenti critici”, ha detto il conduttore Gianluca Nicoletti parlando dell’allarme bomba. Nel lasso di tempo necessario a far ripartire la diretta da Roma, affidata a Nicoletti, la radio ha trasmesso musica classica e ora ha aperto un microfono con i suoi ascoltatori per commentare l’accaduto.

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