Napoli – Sono trascorsi oltre 30 anni da Tangentopoli, il terremoto giudiziario che sconvolse la prima Repubblica, ma il fenomeno della corruzione resta pericolosamente attuale, confermato anche dagli ultimi scandali politico istituzionali, dal Mose all’Expo, fino ad arrivare all’inchiesta capitolina di “Mafia Capitale”.
Le molteplici differenze e contraddizioni tra Prima e Seconda Repubblica, sono state esaminate nel corso di un incontro dal titolo: “Da Tangentopoli a Mafia capitale: l’Italia della corruzione, tra sfumature di grigio e politiche di contrasto”.
L’evento si è svolto a Palazzo di Giustizia di Napoli, alla presenza di numerosi esponenti della magistratura e delle istituzioni, da Rosy Bindi, Presidente della Commissione Antimafia, a Raffaele Cantone, presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione.
L’esperienza di Tangentopoli ha insegnato che la sola repressione non basta, ma è necessario l’intervento precoce delle istituzioni nel contrasto alla corruzione, attraverso prevenzione e trasparenza politica.