Napoli – La Cgil ha presentato l’apertura di uno sportello di ascolto al fianco delle donne vittime di violenza fuori e dentro i luoghi di lavoro. “Tanti possono essere – sottolinea Grazia Zimmaro, della segreteria Cgil di Napoli – gli esempi di violenza sul lavoro: tra questi ricordiamo le dimissioni delle donne nel primo anno di vita del bambino (dimissioni in bianco), la presenza di differenziali salariali tra uomo e donna (oltre il 30%) a parità di anzianità e inquadramento, lo sfruttamento in termini di orario e di salario”.
“Inoltre – afferma Elena Merolla, del Silp-Cgil Napoli – lattuale crisi economica con le sue drammatiche conseguenze sociali (disoccupazione, emarginazione, povertà) incide, come aggravante, sull’intricato ambito delle relazioni familiari e lavorative determinando una recrudescenza dell’aggressività e della violenza che, come si può evincere dai numerosi studi condotti sul tema, spesso sfocia in tragedia per la donna”.
“Tutte queste ragioni – conclude Teresa Potenza, della segreteria Cgil di Napoli – hanno spinto la Cgil di Napoli e il Silp a sottoscrivere un protocollo d’intesa cui hanno aderito altri soggetti istituzionali e sociali per aggiungere alle tutele individuali (che si presentano allo sportello di ascolto) anche un percorso culturale attraverso convegni, seminari ed interventi mirati nell’ambito delle rispettive competenze e finalizzati a sensibilizzare le coscienze di tutti coloro che direttamente o indirettamente sono coinvolti nell’azione di prevenzione, di contrasto e/o di contenimento del fenomeno della violenza di genere e di promozione del benessere lavorativo e per il contrasto al disagio sociale”.