Alife – La dottoressa Norma Naim ha comunicato al Comune di Alife la procedura per il rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale per la costruzione dell’impianto nella Zona Asi. Con una lettera indirizzata alla ditta “General Construction”; al sindaco del Comune di Alife, Giuseppe Avecone; alla Provincia di Caserta – Settore ambiente ed Ecologia; all’Arpac; all’Asl di Caserta; al Consorzio Asi; all’Ato2, la Regione Campania ha inoltrato l’avviso di inizio procedura per il rilascio dell’AIA, ovvero l’Autorizzazione Impatto Ambientale, in merito alla realizzazione di un Biodigestore presso la zona Asi di Alife.
L’autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) è l’autorizzazione di cui necessitano alcune aziende per uniformarsi ai principi di integrated pollution prevention and control (IPPC) dettati dalla comunità europea a partire dal 1996. La conclusione della fase istruttoria avviene in conferenza di servizi, all’interno della quale il sindaco esprime eventuali determinazioni in materia sanitaria.
“L’AIA, per i non addetti ai lavori, – ha dichiarato Gianfranco Di Caprio, consigliere comunale, membro del Comitato per il “No” ed esperto in materia – è l’Autorizzazione Integrata Ambientale e si rende obbligatoria per certi impianti che emettono in atmosfera. È solo uno dei tanti pareri che l’impianto deve ottenere e il fatto che sia stata avviata la procedura dimostra che ancora nulla è stato deciso. Faccio inoltre notare che questo parere è dovuto solo per impianti di un certo possibile impatto ambientale e non per le sciocchezzuole. Per il suo rilascio vengono coinvolti, tra gli altri, anche il Comune e l’ASL proprio per tenere in debita considerazione tutti i probabili effetti derivanti dalla sua realizzazione! In poche parole il Comune di Alife si potrà esprimere negativamente anche all’interno di questa procedura e, nei tempi stabiliti, anche il Comitato presenterà le proprie osservazioni!”
Intanto 26 Comuni dell’Alto Casertano dicono di “no” al Biodigestore, dopo che l’ultimo “no” è stato ribadito lunedì sera, 2 marzo, a Piedimonte Matese, dagli stessi enti locali riuniti nell’assemblea della Comunità Montana del Matese; all’incontro hanno preso parte anche i sindaci di Ciorlano e Pratella, comuni casertani che non fanno parte del Parco Regionale e perciò chiamati ad esprimersi.
Grazie a questa procedura i cittadini, il Comune ed altri Enti hanno un ulteriore occasione per dire “no” al progetto.