Teverola – “Stiamo piantando un seme per dare un futuro dignitoso a Teverola”. Parole di Dario Di Matteo che, domenica 8 marzo, nel comitato elettorale di via Cavour, ha ufficializzato la sua candidatura a sindaco per la lista civica “Città Fertile”. Un nome fortemente legato alla storia della comunità, un tempo chiamata “Fertilia”, dal quale Di Matteo e i sostenitori della coalizione intendono ripartire.
Alla presentazione c’erano i consiglieri provinciali teverolesi Gennaro Caserta e Francesco Bortone, insieme agli esponenti dei due gruppi di opposizione, “Teverola Avanti” e “Patto per Teverola”, che hanno deciso di unirsi e dar vita ad un’unica lista da schierare contro il sindaco uscente Biagio Lusini, ormai al governo cittadino da oltre un decennio e ricandidato a capo di “Progetto Città”.
E, soprattutto, c’era il consigliere Tommaso Barbato, del “Patto per Teverola”, che ha rinunciato alle ambizioni da sindaco per cedere la leadership a Di Matteo. “L’unità ci è stata chiesta dai teverolesi, – spiega il candidato sindaco – A me e Tommaso hanno consigliato di non commettere l’errore di dividerci. E noi li abbiamo ascoltati. Se riusciremo a vincere sarà proprio grazie a loro e grazie, in particolare, a Tommaso, che ha dimostrato grande umiltà e grande senso di responsabilità”.
Sulle eventuali, anzi certe, critiche che potrebbe ricevere Di Matteo in campagna elettorale, in quanto ex vicesindaco di Lusini, poi passato all’opposizione, il leader di “Città Fertile” si dichiara disposto da subito al confronto: “Gli attacchi sono già partiti, anche fuori dal ‘campo da gioco’. Ma io sono abituato a concorrere secondo le regole e spero che il mio avversario faccia lo stesso”, sottolinea Di Matteo, che lancia un appello a Lusini: “Parliamo dei problemi della città, le questioni personali lasciamole a casa”.