Mondragone – L’ex assessore alla Pubblica istruzione, Antonio Taglialatela, annuncia una nuova segnalazione alla Corte dei Conti per segnalare il perdurare del comportamento dell’amministrazione comunale in merito all’ultima condanna e sulla mancata comunicazione e informazione al Consiglio comunale e alla città della pronuncia della stessa Corte dei Conti, la numero 218 del mese di ottobre 2014.
“La Corte dei Conti – spiega Taglialatela – ha condannato gli amministratori e i dirigenti del nostro Comune ad una sanzione di euro 17.767,60 per non concedere l’accesso agli atti amministrativi ai cittadini, imprese, comitati e associazioni, una nuova tegola si abbatte sulla città di Mondragone la quale non vive solo nelle parole del comico Alessandro Siani o nei fatti di cronaca nera e giudiziaria, qui non c’è nulla da essere allegri, ridere o da farsi mera pubblicità politica.
A breve sarà pronta una nuova segnalazione alla Corte dei Conti perché accerti il perdurare di tali omissioni e inadempienze le quali generano condotte fuori da ogni logica di trasparenza e di legalità.
C’è il serio rischio di vedere all’orizzonte un sicuro dissesto finanziario, con i salari dei dipendenti messi in discussione, drammatici ritardi sui mandati di pagamento per servizi e forniture.
Invitiamo la parte sana della città a prendere posizione, a Mondragone da molto tempo la democrazia e la trasparenza sono sospese, le elementari regole del vivere sociale vengono ogni giorno calpestate da quest’Amministrazione che sta affossando la città, la legalità è solo uno specchietto per le allodole, arma di populismo e becera propaganda.
I finti legalitari che governano la città, figli di un ribaltone illegittimo, hanno prodotto un nuovo danno erariale alle casse dell’Ente. Attenzione il dato in questione rappresenta solamente la punta di un iceberg ancora più drammatico rispetto agli inquietanti scenari che si profilano all’orizzonte, ovverosia un’adeguata risposta del Comune di Mondragone ai rilievi effettuati dalla Corte dei Conti con la pronuncia numero 218 dell’ottobre 2014, a partire dal rendiconto di bilancio 2012.
Avevamo chiesto un Consiglio Comunale monotematico sulla questione in modo da ottemperare a quanto disposto dalla Corte dei Conti e fare un’operazione pubblica di verità sullo stato delle casse dell’Ente. Come mai non è stata nemmeno pubblicata la pronuncia sul sito web del Comune? Perché viene negato l’accesso agli atti pubblici ai cittadini? Come stanno le Casse dell’Ente?
Viviamo in un Comune totalitario dove la pseudo politica cerca continuamente di nascondere le continue omissioni e inadempienze istituzionali: la legalità è nei fatti e negli atti amministrativi non nelle bandiere o banderuole di turno. Povera Città”.