Fi, Orabona: “Chi vuole candidarsi alla Regionali abbia il coraggio di proporsi”

di Nicola Rosselli

Aversa – Le elezioni regionali sono alle porte. Per capire quanto possano influire sulla situazione in seno a Forza Italia ad Aversa e viceversa abbiamo rivolto alcune domande a Isidoro Orabona, coordinatore cittadino dei seniores forzisti.

Alle prossime elezioni regionali il territorio aversano potrà esprimere un candidato? In merito alle prossime elezioni regionali è convinzione diffusa che per i probabili candidati si tratti di una gara senza alcuna incertezza dove le qualità dei singoli, per quei pochi che le possiedono, contano assai meno delle buone relazioni che essi intrattengono con i propri “mentori”. Insomma la struttura di base del partito ad Aversa sarà probabilmente chiamata ad esprimersi sulle candidature ma senza conoscere i candidati. Ciò perché la maggior parte di essi agiscono all’ombra cercando di convincere questo o quel Senatore a fare il loro nome senza avere neppure il coraggio di proporsi all’interno del partito.

Ma si ipotizza una candidatura aversana nell’ambito delle quote rosa della lista di Forza Italia… E’ una voce che circola sostenuta con convinzione da chi è direttamente interessata più che dal partito che la dovrebbe proporre. In effetti, qualcuno, ad Aversa, prima firma un documento di delegittimazioni delle istituzioni del partito al livello cittadino, provinciale e regionale e poi, offrendo e quindi offendendo la propria dignità, elemosina la candidatura al livello centrale. Credo che chi si propone in questo modo abbia ben capito che non ha alcuna possibilità di vincere ma solo di costruirsi un credito per il futuro.

Anche se la proposta è sponsorizzata a livello centrale? Indipendentemente dalla presenza o meno di uno sponsor la domanda che mi e vi pongo è la seguente: è in questo modo cioè con una candidatura calata dall’alto e senza il consenso del territorio che pensiamo di costruire liste forti ed attrattive capaci di mobilitare un elettorato sempre più distaccato e disilluso? E’ così che pensiamo di dare un contributo al successo di Forza Italia e alla vittoria del nostro candidato presidente. Nello specifico la decisione del senatore Nitto Palma (lo sponsor di cui si parlava), ben noto alla città di Aversa per aver concorso a regalarci l’attuale sindaco, di promuovere una candidata del territorio in dispregio alle più elementari norme di etica politica e di rispetto istituzionale è destinata a creare solo ulteriori tensioni interne con il rischio di divider ancora di più il partito ed avvantaggiare gli avversari. Gli aversani, popolo dotato di immensa generosità, rinunciano volentieri a questo ulteriore regalo da parte del “de quo” e considerato che il precedente non è stato ne gradito ne apprezzato lo invitano a rivolgere le sue attenzioni ad altre città.

Ma Forza Italia ad Aversa come si pone? Finora da parte del partito di Aversa non ci sono state invasioni di campo. Ma siccome ci stiamo avvicinando, dopo una fase di preliminari, alla fase successiva cioè quella della composizione delle liste e della campagna elettorale cioè ci stiamo avvicinando ai cosiddetti momenti topici delle elezioni allora si rendono necessarie delle chiare prese di posizione. Il territorio di Aversa non ha bisogno di una candidatura cosiddetta di servizio utile cioè solo a riempire i vuoti. Se fosse così non sarebbe credibile non solo la stessa candidata ma anche non sarebbe credibile il partito che la candida. Dirò di più. Si legittimerebbe un idea bassa di politica la stessa che i cittadini rifuggono poiché vi intravedono logiche di scambio, logiche di accumulo di crediti da riutilizzare, ai fini personali, nelle prossime e future elezioni. Ecco perché mi sento di affermare che se tale candidatura si dovesse concretizzare al livello centrale essa sarebbe palesemente in contrasto con gli interessi del territorio.

In che senso? Nel senso che un tale tipo di candidatura sarebbe solo espressione della politica delle basse logiche personali  dalle quali la nuova Forza Italia ad Aversa è lontanissima tesa com’è alla costituzione di un partito degli elettori e non degli eletti. In altri termini sarebbe una candidatura non funzionale al territorio che la esprime e quindi incompatibile con esso.

Quindi il partito rinuncia ad esprimere un candidato del territorio? Assolutamente no. Sono tanti infatti i personaggi della società civile del mondo delle professioni che si stanno riconoscendo in questo nuovo partito e nelle sue linee programmatiche con una passione politica e civile che va ben oltre una semplice candidatura. Ed è proprio da questo versante o dal versante politico che si può individuare, attraverso un fase di confronto di tipo costruttivo, scevro da pregiudizi, franco e leale, un candidato capace di rappresentare il territorio ma fondamentalmente capace di dare consistenza al concetto di “candidatura collettiva” l’unica in grado, mediante la pratica della condivisione, di garantire il candidato il partito ed il territorio. Forza Italia ad Aversa è pronta ad indicare il nome. Nei prossimi giorni chi intenda avanzare la propria candidatura per le elezioni regionali lo faccia all’interno del partito, si confronti sul programma da presentare e cerchi di convincere tutte le componenti del partito ad accettare la propria proposta. Solo allora il Partito si impegnerà ad oltranza a proporre nelle sedi competenti ed a far accettare dagli organi istituzionali questa candidatura collettiva. 

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