I 50 anni del Bar “Zucaruolo”: un’istituzione gricignanese

di Antonio Taglialatela
Antonio D'Angelo, gestore del bar
Luigi D'Angelo, fondatore del bar

Gricignano – Da 50 anni è il ritrovo per eccellenza dei “piazzisti” gricignanesi. Una “missione” tramandata di padre in figlio. Che lo si chiami col nome ufficiale, “Cambrinus”, o con quello storico, “Zucaruolo”, il bar di piazza Municipio, gestito da Antonio D’Angelo, sotto il profilo sociale resta tutt’ora uno dei punti di riferimento per la comunità di Gricignano.

E oggi, 10 marzo, è una data speciale, o meglio “d’oro” per il bar, che festeggia mezzo secolo di attività. Era, infatti, il 10 marzo 1965 quando Luigi D’Angelo – conosciuto come “Zucaruolo”, soprannome derivante dal fatto che suonasse uno strumento a fiato in una banda musicale del luogo – aprì i battenti del locale, oggi di proprietà del nipote Antonio, dietro il suo bancone da ormai trent’anni.

“Andiamoci a prendere un caffè da Zucaruolo…”. Chi, gricignanese doc, non ha mai proferito questa frase? O non ha mai avuto o assistito ad un dialogo, o a una discussione politica assai “accesa”, su quel marciapiede? Per non parlare dei fiumi di commenti, alcuni “improbabili”, il giorno dopo le partite del Napoli? E chi non ha mai notato il “deserto” che si crea su quel lato della piazza nel giorno di chiusura del bar? Insomma, “Zucaruolo” è una “istituzione”.

Intanto, Antonio D’Angelo, oggi cinquantenne ma con l’aspetto e l’animo di un trentenne, resta quello di sempre: gentile e disponibile con tutti nelle vesti di barista, sincero e pungente in quelle di “opinionista” dei fatti gricignanesi. “Se ho un pregio è quello di dire sempre la verità”, è il motto di Antonio.

Non ci resta che augurargli “…per altri cinquanta…e per altri cinquanta ancora…”!

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