Santa Maria a Vico, gli operai sono in regola ma l’azienda è “fantasma”

di Redazione

Santa Maria a Vico – E’ leggermente inferiore al 50% il confronto fra lavoratori regolari e dipendenti “in nero”. Il dato emerge dalla statistica trimestrale del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Caserta (Nil) che dall’inizio dell’anno ha sottoposto a controllo 120 aziende – nei confronti delle quali sono stati applicati 49 provvedimenti di sospensione imprenditoriale – e verificato 328 posizioni lavorative nei settori calzaturiero, tessile e edile.

Tutto questo nonostante l’entrata in vigore della legge 190/2014 che permette ai datori di lavoro che assumono a tempo indeterminato – dal 01 gennaio 2015 – di ottenere sgravi contributivi per tre anni. In tale contesto il neo direttore della Dtl, ingegner Rossano Festa – proveniente da Salerno e da poco insediatosi a Caserta – ha affidato ai carabinieri il monitoraggio delle aziende che ha riservato non poche sorprese di cui si dirà innanzi.

In aumento le violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro con ben 39 soggetti denunciati all’autorità giudiziaria e 7 sequestri di aziende i cui requisiti di sicurezza non erano conformi alle vigenti disposizioni. I militari del Nil stanno ancora verificando la posizione di aziende – da poco sorte – in relazione a nuove e numerose assunzioni.

Il caso più eclatante a Santa Maria a Vico, dove un’azienda tessile di recente costituzione aveva assunto ben 49 dipendenti tutti con contratti a tempo indeterminato. Sulla carta un modello di imprenditoria, ma con un piccolo grande neo la sede operativa era inesistente.

Non vi era nulla ne un locale ne una macchina. Il dato “colorito” della vicenda è che il presunto imprenditore aveva la sede operativa a pochi metri di distanza dalla Caserma dell’Arma. L’azienda è stata segnalata agli organi competenti per la cancellazione e l’annullamento dei rapporti di lavoro. Altre indagini sono in corso su aziende dell’agro aversano.

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