Aereo caduto, il procuratore: “Copilota voleva distruggere l’aereo”

di Redazione

Marsiglia – “C’era la volontà di distruggere l’aereo”. Il copilota dell’Aribus 320 della GermanWings, schiantatosi sulle Alpi francesi con 150 persone, è “rimasto solo” in cabina e ha “attivato i bottoni per azionare la discesa dell’aeroplano”.

A riferirlo è il procuratore di Marsiglia in conferenza stampa. Il copilota si chiamava Andreas Lubitz, 28 anni, originario di Montabaur (Renania-Palatinato).

L’ipotesi sarebbe quella di un suicidio, dunque. Ma il procuratore la esclude: “Un suicidio? Capisco questa domanda, ma ci si suicida da soli, non quando si ha la responsabilità della vita di 150 persone. Per questo non ho usato il termine di suicidio”.

Così come esclude l’attentato terroristico: “Non c’è alcun elemento per fare questa ipotesi”, dice.

Sarebbe stato proprio Lubtiz a compiere la manovra di discesa controllata per aggirare i numerosi computer di bordo che avrebbero automaticamente corretto la quota. Lo rileva un pilota di A320 con un’esperienza di volo di 12 anni.

Dopo che il comandante gli aveva lasciato il comando dell’aereo per andare in bagno, il co-pilota si sarebbe rifiutato di aprire la cabina. Dall’esterno “si sentono i diversi appelli del comandante di bordo per consentire l’accesso alla cabina pilotaggio, ma non arriva nessuna risposta da parte del copilota”, dice il procuratore, aggiungendo che dalle registrazioni delle scatola nera “si sente il respiro umano all’interno della cabina fino all’impatto finale”, ma nessuna parola da parte di Lubtiz. Questi “si è rifiutato volontariamente di aprire la porta”. I passeggeri si sono accorti all’ultimo momento di quello che stava succedendo e si sono messi a urlare.

Intanto, su Facebook, pochi minuti dopo che l’identità del copilota della Germanwings era stata rivelata, è comparsa una pagina che inneggia a Andreas Lubitz, definendolo, in francese, un “eroe dello Stato Islamico”. Il profilo ufficiale di Lubitz è invece stato disattivato. Ma il procuratore ha confermato che l’uomo non era segnalato come potenziale terrorista.

Riprese, nel frattempo, le operazioni di recupero dei corpi delle vittime del disastro aereo sono riprese. Diverse centinaia di persone, tra famiglie e persone legate alle 150 vittime, in arrivo da Germania e Spagna, sono attese sul luogo dell’incidente.

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