Marsiglia – Dopo la tragedia dell’Airbus caduto sulle Alpi francesi, la Lufthansa rischia di pagare un risarcimento danni da 350 milioni di dollari. Lo ipotizza il Sole24Ore.
Gli esperti delle assicurazioni ritengono che le accuse per l’azienda potrebbero essere di “responsabilità illimitata”. Per adesso la Lufthansa ha annunciato che verserà ai parenti delle vittime 50mila euro. D’altra parte, la stessa Germanwings ha dichiarato che questa cifra non esclude altre richieste di risarcimento.
George Leloudas, specialista in diritto dell’aviazione dell’Università di Swansea, ha spiegato a Bloomberg che potrebbe non esserci un tetto massimo per la responsabilità nei confronti delle vittime.
Sembra ci sia una sola via di fuga per Lufthansa: dimostrare che la responsabilità dello schianto non è sua. Ma non è facile, dal momento che Andreas Lubitz aveva alle spalle quella depressione provata da diversi certificati medici.
La normativa di riferimento è l’Accordo internazionale noto come la Convenzione di Montreal, firmata nel 1999, quella che regola i voli internazionali: in essa si dice che i parenti delle vittime hanno diritto a un risarcimento pari a 139mila dollari. Che però non è un tetto, ma solo una soglia.