Roma – E’ stata ulteriormente prolungata l’età necessaria per andare in pensione.
Dal primo gennaio del prossimo anno, si dovranno compiere 66 anni e 7 mesi e non più 66 anni e 3 mesi per lasciare il lavoro. Una decisione presa in seguito all’aumento dell’aspettativa media di vita che è diventata parametro fondamentale del sistema previdenziale Inps.
E’ l’effetto della norma varata nel 2010: il decreto dell’allora ministro del Welfare Maurizio Sacconi, secondo cui l’età del pensionamento sale automaticamente con l’aumento della longevità dei lavoratori.
I quattro mesi in più si sommano sia al minimo di età richiesto per l’assegno di vecchiaia che al minimo di anni di contributi per la pensione anticipata.
La notizia è stata diffusa tramite circolare dell’Inps che è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale.