Clan Lapenna, in carcere i ras della droga: 16 arresti a Bari

di Redazione

Bari – La polizia di Stato ha eseguito ad Andria un ordine di carcerazione nei confronti di 16 persone, condannate con sentenza d’appello, divenuta definitiva con sentenza della Corte di Cassazione. Di queste otto sono già detenute, condannate con sentenza della Cassazione divenuta definitiva a pene che variano dai 4 ai 9 anni di reclusione.

Il provvedimento è l’epilogo giudiziario dell’operazione “Ciclope” portata a termine dalla squadra mobile di Bari il 25 novembre 2010, quando venne eseguita un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 30 esponenti del gruppo criminale “Lapenna”.

Un’indagine avviata dalla squadra mobile nel 2008 dopo la morte di due giovani tossicodipendenti trovati morti nelle campagne fra Andria e Barletta, fu supportata da un intensa attività tecnica e anche da un agente ‘infiltrato’ che simulò durante le indagini l’acquisto di piccoli quantitativi di sostanze stupefacenti, con i conseguenti arresti e sequestri in differita.

L’attività investigativa consentì di individuare, in un’area rurale alla periferia di Andria, conosciuta come “la fogna”, un vero e mercato all’aperto, attrezzato e organizzato, con vedette munite di radio ricetrasmittenti che provvedevano, dopo un attento filtraggio, a rifornire di droga i numerosi acquirenti, provenienti da tutte le province pugliesi e dalle regioni limitrofe.

Furono identificati 300 assuntori e si accertò che l’organizzazione spacciava circa 800 dosi al giorno (tra cocaina ed eroina) per un introito quotidiano di circa 16mila euro con un giro d’affari annuo di circa 6 milioni.

Durante la fase operativa, vennero sequestrati 1,5 chili di cocaina e 3,6 di eroina ed un fucile a canne mozze. Successivamente, fu anche eseguito il sequestro preventivo dei beni nei confronti di sette componenti del gruppo Lapenna, che disponeva di immobili, veicoli, imprese agricole e commerciali e conti correnti per un valore di 10 milioni di euro.

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