Casal di Principe – Tutti assolti – dopo un anno di custodia cautelare in carcere preventiva e il sequestro di tutti i beni per decine di milioni di euro – i 51 imprenditori accusati di collusioni con il clan dei casalesi nell’ambito dell’inchiesta “The Untouchables” (“Gli Intoccabili”).
L’operazione, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, e condotta dalla Guardia di Finanza di Roma, portò il 22 luglio 2010 all’emissione di sei ordinanze di custodia cautelare in carcere con le accuse di associazione a delinquere di stampo mafioso, intestazione fittizia e riciclaggio.
L’attività investigativa si basava su molte dichiarazioni di collaboratori di giustizia, tra cui Gaetano Vassallo (nella foto) di Cesa, ex imprenditore del settore rifiuti. Secondo le indagini condotte dai finanzieri del Gico di Roma, gli indagati erano imprenditori e, al tempo stesso, espressione economica della camorra casalese, con propaggini anche in altre Regioni d’Italia, in particolare nel Lazio, in Abruzzo e in Toscana.