Dall’Expo al Giubileo: e l’Italia come si prepara al terrorismo?

di Gabriella Ronza

Roma – Il 2015 si è presentato già da subito come un anno rivoluzionario per l’Europa e, in particolare, per l’Italia. Dopo il massacro di Charlie Hebdo, del 7 gennaio scorso, gli attacchi danesi e le pressanti minacce dell’Isis all’Italia con annessi filmini epocali, in pieno stile hollywoodiano, che presentano scenari di distruzione e guerra, il Bel Paese ospiterà, in uno stato di sospetto e paura, due dei più grandi eventi di questo ventennio: l’Esposizione universale Milano 2015 (Expo) e il Giubileo straordinario indetto da Papa Francesco per la remissione dei peccati.

“Quando Dio perdona dimentica” ha affermato il papa dopo l’annuncio del Giubileo; un intero anno, in cui Roma ospiterà milioni di pellegrini e curiosi provenienti da ogni parte del globo.

“Nutrire il pianeta, energia per la vita” è, invece, il tema dell’Expo su cui vertono aspettative grandiose, prima fra tutte il rilascio della cosiddetta “Carta di Milano”.

Dal 1 maggio al 31 ottobre, in sei mesi, i flussi turistici a Milano e in tutto il paese triplicheranno. Alla luce di ciò, evitando eccessivi allarmismi, l’Italia sarà maggiormente esposta a eventuali rischi terroristici.

Dopo i fatti di Parigi il ministro degli Interni, Angelino Alfano, ha presentato un decreto antiterrorismo. Si tratta della rinuncia a una certa porzione di libertà in cambio di una situazione di sicurezza più stabile. Le disposizioni sembrano ricalcare in un certo senso, la politica del Patriot Act emanato dall’amministrazione Bush nel settembre 2001.

Il decreto annuncia che: la Procura antimafia si occuperà anche di terrorismo, sarà considerato reato l’arruolamento in forze combattenti all’estero, i prefetti avranno maggiori poteri di monitoraggio ed espulsioni di cittadini stranieri “sospetti”, infine, sul web saranno oscurati tutti i siti che fiancheggiano le organizzazioni più temute, a cominciare dall’Isis.

Si sottolinea che vi sarà un’estensione delle facoltà di azione “extra legem” degli agenti segreti, argomento delicatissimo.

Le protezioni concesse ai nostri 007 sono disciplinate dalla legge numero 124 del 2007, che attribuisce al presidente del consiglio il compito di autorizzare volta per volta le azioni illegali ritenute necessarie per il bene superiore dello stato.

Il decreto Alfano ha esteso la libertà d’azione degli agenti segreti, liberi di agire sia nelle aule di giustizia che nei penitenziari.

Per quanto riguarda i casi specifici, il ministro ha affermato in un’intervista al quotidiano “Il Messaggero”, riguardo al Giubileo, che: “Roma sarà certamente pronta ad affrontare questo grande evento, sotto l’aspetto sicurezza. La minaccia terroristica andrà riesaminata e sottoposta ad una valutazione nuova. […]Noi non sottovalutiamo niente. Abbiamo alzato il livello di allert al massimo, sebbene a tutt’oggi non si registrino fatti che riconducano a una minaccia specifica”.

Alfano ha, inoltre, confermato che per l’Expo sono stati reclutati circa 5mila uomini e che, terminando il 31 ottobre prossimo, si avrà un mese per trasferire l’apparato predisposto a Milano su Roma.

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